Ludopatia, la Prefettura prepara le regole per tutta la provincia
5 aprile 2018
PORDENONE Non basta l'impegno del Comune di Pordenone, che a dicembre ha emesso la prima ordinanza anti-ludopatie che limita gli orari di funzionamento delle slot machines. Non è sufficiente nemmeno il coinvolgimento dei paesi di cintura, che piano piano stanno imitando il capoluogo e firmando documenti simili a quello pordenonese. Ora contro la patologia da gioco d'azzardo scende in campo la Prefettura. E il modello da seguire è quello di Treviso, dove proprio dalle stanze della Prefettura è nato un protocollo anti gioco d'azzardo patologico che indica la strada a tutti gli altri enti.
LA SVOLTA
La notizia è trapelata dalle stanze del municipio pordenonese: nelle prossime settimane il prefetto Maria Rosaria Laganà convocherà un tavolo tecnico con le forze dell'ordine, gli amministratori locali e le autorità sanitarie. All'ordine del giorno ci sarà l'ordinanza pordenonese che sotto Natale ha stangato gli esercizi pubblici, limitando gli orari nei quali è possibile tenere accese le slot. L'obiettivo è quello di trasformare il provvedimento comunale in un protocollo valido erga omnes, e quindi di convincere anche i Comuni più recalcitranti ad uniformarsi alla tendenza anti-slot. Ci si riferisce ad esempio a Roveredo, dove l'iniziale volontà di un assessore è stata contrastata dal niet del primo cittadino. A Cordenons, invece, le cose sono andate meglio e l'ordinanza è questione di giorni. A Zoppola si è fermi a una delibera di consiglio comunale, mentre l'atto esecutivo è al palo. Insomma, la Prefettura scenderà in campo per prendere in pugno la lotta al gioco d'azzardo patologico per evitare proprio questa mappa a macchia di leopardo.
IL PROVVEDIMENTO
Ecco quali sono le fasce orarie durante le quali le slot devono essere spente. «L'orario massimo di funzionamento degli apparecchi - si legge - è fissato dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 19 di tutti i giorni, festivi compresi. Gli stessi apparecchi, nelle ore di non funzionamento, devono essere spenti tramite l'apposito interruttore elettrico». Questo per quanto riguarda tutti i locali che ospitano anche videopoker, mentre per le sale slot vere e proprie sono state immaginate altre restrizioni. L'orario massimo di funzionamento degli apparecchi, in questo caso è fissato dalle 8 alle 12 e dalle 18 alle 24 di tutti i giorni, festivi compresi. E l'obiettivo è quello di estendere il provvedimento anche nei comuni vicini a Pordenone, soprattutto nei confronti di quelli che si affacciano sulla Pontebbana. L'amministrazione pordenonese ha incontrato gli altri sindaci e ha provato a trovare la quadra, altrimenti l'unico effetto garantito sarebbe stato quello di spostare i giocatori dalla città all'Hinterland. Ecco dove si è inserito ad esempio il sindaco Andrea Delle Vedove. Il suo rapporto con l'amministrazione Ciriani, eletta anch'essa nel 2016, è stato da subito strettissimo, e anche sul fronte della lotta al gioco d'azzardo la liaison si conferma salda e funzionante. Poi saranno i singoli amministratori a dover gestire le eventuali lamentele che arriveranno dal mondo del commercio.
Marco Agrusti
Aggiornata il 6 aprile 2018