Dilaga in Friuli la malattia del gioco. Una tassa da un miliardo di euro
9 aprile 2018
UDINE Aumentano in Friuli Venezia Giulia i giocatori patologici, cosiddetti ludopatici che, in una triste classifica, portano il Fvg a essere la nona regione per spesa in slot machine pro capite: quasi 840 euro. Nel 2017 sono stati registrati 502 utenti in carico alle strutture che seguono i giocatori d'azzardo che sono in continua crescita negli ultimi anni, passando dai 335 del 2013 ai 390 del 2014 ai 406 del 2015 e infine ai 421 del 2016. Più del 77% di tale utenza risulta essere di genere maschile e ben il 43,43% riguarda utenti giunti al servizio per la prima volta, ben 2018 nel 2017.
SOTTO I SESSANTA
Stando ai dati forniti dalla Relazione Gap (Gioco d'azzardo patologico), le persone con problemi di gioco che si sono rivolte ai Sert sono il 4,1%, per lo più nella fascia de'età tra 40 e 59 anni (il 28% tra i nuovi utenti), ma non manca un discreto numero di over 60 e un pericoloso 14,7% tra nella fascia tra 20 e 29 anni, sempre tra i nuovi utenti. La diffusione del fenomeno è dovuta alla concomitanza di diversi fattori, quali la crisi economica e l'enorme ampliamento dell'offerta d'azzardo. Anche in Fvg, infatti, gli apparecchi (Newslot, VLT e comma 7) trainano il mercato con una raccolta pari a oltre 1 miliardo di euro e cifre importanti si registrano anche relativamente a lotterie e gioco del lotto, rispettivamente pari a 132 milioni di euro e a 106 milioni di euro. A subire un'impennata sono i giochi numerici a totalizzatore con un valore di raccolta pari a 40 milioni di euro e 704 punti vendita sparsi su tutto il territorio regionale che si sommano a 4 sale bingo, 1.246 punti vendita delle lotterie e 658 ricevitorie per il lotto.
I DRAMMI
Purtroppo sono ben visibili le conseguenze drammatiche del fenomeno: gli alti costi a livello sociale, familiare e sociale che il Gap provoca, ne fanno non un fenomeno isolato, ma una questione di salute pubblica. La regione, nel corso dello scorso anno, ha messo in campo importanti azioni per contrastare il gioco d'azzardo, come l'aggiunta di nuovi luoghi sensibili quali le scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, luoghi di aggregazione giovanile e per anziani, istituti di credito, stazioni ferroviarie. Si è prescritto inoltre di rendere disponibili ai gestori indicazioni di buone pratiche sul gioco d'azzardo che diano informazioni sulle probabilità reali di vincita e un test di verifica per una rapida valutazione del rischio di dipendenza, azione quest'ultima che però difficilmente viene considerata, mentre può trovare terreno più fertile l'accesso a finanziamenti, benefici e vantaggi economici regionali da parte di esercizi pubblici, commerciali, circoli privati e altri luoghi di intrattenimento, dove non vi sia traccia di apparecchi per il gioco lecito.
LA LEGGE REGIONALE
Non va dimenticato che la Direzione centrale salute, ha chiesto recentemente ai comuni informazione circa lo stato di avanzamento dell'applicazione della legge regionale del 2014. La ricognizione riguarda i luoghi sensibili presenti sul territorio comunale, orari di apertura delle sale da gioco e orari di funzionamento degli apparecchi per il gioco lecito installati negli esercizi commerciali.
Ebbene, su 215 Comuni del Fvg i rispondenti sono stati solamente 70, di cui 50 nella Provincia di Udine, 2 nella Provincia di Trieste, 11 nella Provincia di Gorizia e 7 in quella di Pordenone). 38 comuni hanno predisposto un elenco dei luoghi sensibili presenti sul proprio territorio, 13 hanno attuato una prescrizione degli orari di apertura delle sale da gioco e del funzionamento delle apparecchiature e 3 comuni riferiscono in merito a sanzioni amministrative con 6 verbali di illecito amministrativo, 1 verbale di accertamento a Casarsa della Delizia e 1 sanzione da 5000 euro a Paularo.
Lisa Zancaner
Aggiornata il 9 aprile 2018