"La ricetta del sindaco" è promozione di tipicità
8 febbraio 2012
'La Ricetta del Sindaco', è un concorso gastronomico rivolto ai primi cittadini delle località del Friuli Venezia Giulia e, per l'assessore regionale alle Risorse rurali, agroalimentari e forestali Claudio Violino, potrà essere un'ulteriore occasione per promuovere le tipicità della nostra terra.
La manifestazione, giunta alla sesta edizione ed ideata dal presidente dell'Unione cuochi del Friuli Venezia Giulia Germano Pontoni, vedrà in gara i sindaci dei Comuni della nostra regione, chiamati a presentare e a preparare un piatto a loro scelta che verrà giudicato da esperti del settore. Le iscrizioni si chiuderanno il 15 marzo e si possono effettuare sul sito www.alberghiera.it; finora hanno aderito al concorso i sindaci di Budoia, Caneva, Carlino, Duino Aurisina, Latisana, Monfalcone, Pavia di Udine, Pontebba, Pordenone, Resia, Sedegliano, Spilimbergo, Torreano, Venzone, San Vito al Tagliamento e Ravascletto. Alcuni di essi erano presenti alla presentazione dell'iniziativa, svoltasi a Udine nel palazzo della Regione. Occasione che ha dato modo all'assessore Violino di ribadire che è in atto un 'new deal', un nuovo corso dell'agroalimentare, che non coinvolge solamente il comparto rurale: anche il modo di intendere e di vivere l'agroalimentare da parte dell'intera società. Nel contempo, gli agricoltori si stanno impegnando per cercare di interpretare la rinnovata attenzione dei consumatori verso i prodotti tipici locali. La Regione, ha insistito Violino, crede molto nello sviluppo di questo ambito del settore primario e lo ha dimostrato lanciando il marchio Tipicamente Friulano.
Ma anche favorendo la conoscenza delle eccellenze culturali del nostro territorio, intendendo per cultura il modo di essere di una comunità e della sua gente. Una cultura del territorio che ha fatto sì che il Friuli Venezia Giulia possa contare su una miriade di prodotti tipici, valorizzati e selezionati da una tradizione di ruralità che è lunga millenni. La valorizzazione delle tipicità, per Violino renderà altresì possibile una migliore redditività per le imprese agricole. Gli spazi di manovra, in questo senso, per l'assessore sono davvero ampi, perché il Friuli Venezia Giulia è in ritardo nella valorizzazione e nella promozione di queste nicchie di eccellenza, in quanto, sempre secondo Violino, l'agricoltura era stata messa a lungo in secondo piano rispetto ad altri ambiti economici della società. Anche per questo, nel nostro mondo rurale erano rimaste a lungo celate tipicità eccellenti, che con il tempo si sarebbero perse, perché la loro coltivazione, o la realizzazione, sarebbero state abbandonate.
Lungo questo percorso, la Regione sta cercando di creare alleanze molto forti con gli utilizzatori finali dei prodotti locali: ristoratori, cuochi, sommelier. Essi rappresentano, per Violino, l'interfaccia diretto del consumatore. Un elemento che dev'essere assolutamente aggregato all'agricoltura del Friuli Venezia Giulia. Anche perché, ha concluso l'assessore, assieme a tali soggetti sarà possibile migliorare ulteriormente le produzioni, per arrivare ad un'agricoltura di eccellenza, e non di solo mais, magari ogm, come invece qualcuno vorrebbe. Questa edizione de 'La ricetta del sindaco' è organizzata, come ha spiegato il presidente Pontoni, in collaborazione con lo IAL FVG, e con l'IRTEF-Istituto per la Ricerca sulle Tecniche Educative e Formative. Come in passato, ha detto Pontoni che è maestro di cucina, l'iniziativa intende trasmettere ai giovani delle scuole alberghiere l'imprescindibile messaggio della cucina del territorio, delle tipicità. Tipicità che, per ciascuna delle realtà locali partecipanti, saranno rappresentate e sintetizzate dalla figura del sindaco. I primi cittadini, ha aggiunto Violino, saranno chiamati a realizzare una ricetta con i prodotti tipici del proprio territorio.
Amedeo Pascolo, direttore generale dello IAL FVG, ha ribadito che sarà compito dei sindaci trasmettere le carature della propria comunità attraverso le ricette locali, abituati come sono, a saper dosare le carature della propria comunità. I grandi cuochi, come fu il carnico Gianni Cosetti, e ai nostri giorni è lo chef televisivo Cortiula, sono divenuti tali per avere saputo trasferire a tavola le tipicità del loro territorio. Sergio Simeoni, direttore dell'IRTEF, ha quindi riportato gli esiti di una ricerca effettuata coinvolgendo 591 ristoratori del Friuli Venezia Giulia dalla quale è emerso che gran parte degli intervistati non è a conoscenza dell'intero paniere di prodotti tipici locali. E' però disponibile a conoscerli e ad imparare a utilizzarli nelle ricette dei vari menù da proporre alla propria clientela.
ARC/CM
Aggiornata il 16 maggio 2013