Conferenza permanente rilancia il suo ruolo,in raccordo con il consiglio autonomie locali. unanimità anche sulle linee guida per i pdz e la richiesta di confrontosu riforma SSR
6 febbraio 2012
La Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria regionale, presieduta da Roberto Ceraolo (sindaco di Sacile), si è riunita nei giorni scorsi scorsi (2 febbraio), presso la sede della Regione, a Udine, per la prima volta, alla presenza del direttore centrale alla Salute, Gianni Cortiula, ed ha approvato all'unanimità le modifiche al " Regolamento per il funzionamento e organizzazione dellaConferenza" (l. r.8 del 2001) e le " Linee guida per la predisposizione dei Piani di Zona".
Sul primo punto, a seguito degli interventi dei presenti, tra cui, il vicepresidente Paviotti e i sindaci di Udine, Honsell e Pordenone, Pedrotti, è stato concordato un documento in cui si chiede alla Regione che restituisca alla Conferenza le competenze che ne hannocaratterizzato finalità e funzionalità fin dalla sua costituzione (L. R.8/2001), quale sede idonea per l'approfondimento delle tematiche sanitarie, sociali e sociosanitarie e delconfronto tra Regione, Autonomie locali e Aziende sanitarie, ferma restando lavolontà di evitare appesantimenti procedurali nel confronto tra Regione e Autonomie locali. Al riguardo ilpresidente Ceraolo ha richiamato anche la lettera inviata, congiuntamente, alPresidente Tondo dai rappresentanti di tutti gli organismi e associazioni rappresentativi delle Autonomie locali del FVG (Consiglio delle Autonomie locali, Conferenza permanente, ANCI e Federsanità ANCI FVG e UPIFVG), con laquale si auspica un ottimale coordinamento, anche operativo, tra i suddetti organismi.
Quindi, il direttore centrale, GianniCortiula, ha presentato le " Linee Guidaper la predisposizione dei Piani di zona", definito come percorso ampio e dinamico con l'obiettivo di favorire l'integrazione sociosanitaria sul territorio e la collaborazione tra i diversi soggetti (Regione, Comuni, ASS, associazioni, etc.), e settori (prevenzione e promozione salute, politiche sociali, del lavoro e della famiglia). Successivamente, i dirigenti Giuseppe Bazzo e Marina Guglielmi, hanno illustrato, il percorso di accompagnamento e formazione previsto per gli operatori dei Comuni, nonché le risorse disponibili.
I componenti della conferenza (Honsell, Famulari, Gallizia, Kosic, Morsolin e Urbani), nei loro interventi, hanno apprezzato il lavoro svolto dalla direzione e condiviso l'impegno della Regione a proseguire la positiva esperienza di collaborazione in rete tra Comuni e altri soggetti, consolidata nel triennio 2006-2008, anche integrandola con strumenti innovativi che tengano contro delle nuove emergenze (nuove povertà, casa, obesità infantile, flussi migratori, etc.). Nel contempo, è stato manifestato interesse a conoscere gli scenari della futura organizzazione del sistema sanitario e la sua articolazione sul territorio (rapportotra Ospedali, ASS e Distretti- Ambiti).
Le Linee sono state, pertanto, approvate all'unanimità con le osservazioni relative al contributo fornito dalla Commissione dedicata della Conferenza e al collegamento delle Linee con un " processo dinamico, in grado di assicurare ai territori, in funzione delle diverse peculiarietà, una rete integrata di servizi capace di intercettare i bisogni emergenti delle comunità". Infine, l'invito affinchè l'annunciata riforma del sistema sanitario regionale, venga sottoposta, quanto prima, al confronto con il sistema delle Autonomie locale, con particolare riguardo alle esigenze di avviare le interlocuzioni tra gli ambiti distrettuali e i distretti sanitari.
Aggiornata il 16 maggio 2013