I sindaci italiani presentano il manifesto per le città salutari
16 febbraio 2017
Il presidente del Consiglio nazionale dell’ANCI e presidente della delegazione italiana del Comitato delle Regioni: “Bisogna acquisire la piena consapevolezza che nella materia della salute l’Italia vuole giocare una partita importante in Europa”
Dalle politiche sul trasporto pubblico all’accessibilità delle informazioni sanitarie; dall’educazione sanitaria nei programmi scolastici alla promozione dello sport e di una corretta alimentazione. Il ruolo dei Comuni e dei Sindaci, anche in veste di autorità sanitarie locali, è al centro del Manifesto “La salute nelle Città: bene comune”, presentato a Roma e la cui approvazione verrà proposta al Parlamento europeo da parte della delegazione italiana del Comitato delle Regioni.
Il Manifesto realizzato da Health city institute con il patrocinio di ANCI, Federsanità, Istituto superiore di sanità e Cities changing diabetes, delinea i punti chiave e le azioni da mettere in campo nelle Città per migliorare gli stili di vita e lo stato di salute dei cittadini, con l’obiettivo di realizzare ‘Health cities’, ovvero città consapevoli dell’importanza della salute come bene collettivo e che quindi mettono in atto politiche mirate e chiare, per tutelarla e migliorarla. Ogni punto del manifesto contiene le azioni prioritarie per il raggiungimento di questo obiettivo, partendo da dieci assunti di base: tra questi la volontà di “rendere la salute dei cittadini il fulcro di tutte le politiche urbane”, che si concretizza innanzitutto assicurando “un alto livello di alfabetizzazione e di accessibilità all’informazione sanitaria per tutti i cittadini”.
Tra i propositi principali, quello di “inserire l’educazione sanitaria in tutti i programmi scolastici; incoraggiare stili di vita sani; promuovere una cultura alimentare appropriata; ampliare e migliorare l’accesso alle pratiche sportive; sviluppare politiche locali di trasporto urbano orientate alla sostenibilità ambientale”. Il Manifesto impegna inoltre le città nella creazione di iniziative “per promuovere l’adesione dei cittadini ai programmi di prevenzione primaria, con particolare riferimento alle malattie croniche” e considerando “la salute delle fasce più deboli e a rischio quale priorità per l’inclusione sociale nel contesto urbano”. Ulteriore proposito, infine, è quello di “studiare e monitorare a livello urbano i determinanti della salute dei cittadini, attraverso una forte alleanza tra Comuni, Università, Aziende sanitarie, Centri di ricerca, industria e professionisti”.
“Bisogna acquisire la piena consapevolezza che nella materia della salute l’Italia vuole giocare una partita importante in Europa. Per questo - ha sottolineato il presidente del Consiglio nazionale dell’ANCI e sindaco di Catania Enzo Bianco, in qualità di presidente della delegazione italiana del Comitato delle Regioni - è molto importante fare squadra con Stato, Regioni, Comuni ed aziende sanitarie: indipendentemente dalle loro specifiche competenze i Sindaci non possono non occuparsi di queste problematiche”.
“Questo documento è un vero atto parlamentare in stile europeo che parte da proposte chiare e raggiungibili e che ha già suscitato notevole interesse a livello comunitario”, ha ricordato Roberto Pella, vice Presidente dell'ANCI e relatore per la Commissione Nat del parere.
“Il tema della salute nelle città è argomento dalle mille sfaccettature tra cui quella medico-scientifica. Per questa ragione il documento interessa fortemente il campo medico che deve operare in sinergia con esperti e amministratori”, ha sottolineato nel suo intervento Andrea Lenzi, coordinatore dell’Health city institute e presidente del Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Alla presentazione dell’iniziativa hanno preso parte anche Maria Rizzotti, vicepresidente della commissione Igiene e Sanità del Senato e Daniela Sbrollini, vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera. Il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, ha inoltre inviato un messaggio.
“Il Manifesto - ha sottolineato Rizzotti - coincide con un atto europeo in discussione al Senato sulle linee programmatiche dell’UE riguardo salute e prevenzione”, mentre Sbrollini ha rivolto un plauso al lavoro di squadra su questi temi promosso anche dall’ANCI, garantendo la “massima attenzione del Parlamento anche in raccordo con il Governo: “Entro marzo - ha annunciato - metteremo in calendario una risoluzione per la quale stiamo lavorando insieme ai ministeri della Sanità e dell’Istruzione”.
Aggiornata il 20 febbraio 2017