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Via libera ufficiale alla manovra sui farmaci da 697 milioni tra sconti sui listini e tagli dei prezzi dei prodotti che hanno venduto troppo.

4 dicembre 2004

Disco verde alle liste di trasparenza dei prezzi dei farmaci di classe «C» (pagati di tasca propria dagli italiani) e dei generici, per aiutare i cittadini a scegliere le pillole meno costose. E due promesse alle industrie: la proposta di detassare gli investimenti in R& S e il rifinanziamento (50 milioni) del premium price per i farmaci innovativi, che potrebbe arrivare con un emendamento alla Finanziaria 2005 o col Ddl sul rilancio della competitività.

 

Per la farmaceutica gli esami non finiscono mai. Sono arrivate ieri dall’ Aifa (Agenzia del farmaco) e dal ministro della Salute, Girolamo Sirchia, le decisioni già prese o in arrivo. Soprattutto il varo del nuovo «Prontuario» dei farmaci di classe «A» (gratuiti), che sarà pubblicato sulla «Gazzetta» il 15 dicembre per entrare in vigore dal 1 gennaio 2005.

 

Industrie: investimenti con sconto. È stato il ministro Sirchia, ad annunciare l’ intenzione del Governo di mettere in cantiere la detassazione degli investimenti in R& S delle industrie e di rinnovare il finanziamento del premium price per le specialità innovative. La proposta è stata illustrata al premier, Silvio Berlusconi, e nelle prossime ore sarà esaminata dal ministero dell’ Economia. «La volontà politica c’è», ha detto Sirchia. Ora però «bisogna vedere se c’è la necessaria compatibilità economica».

 

Nuovo Prontuario. Le previsioni 2004 indicano uno sfondamento del tetto per la farmaceutica di 1,277 miliardi. Il 60% del ripiano a carico delle industrie sarà recuperato con due misure: la proroga dello sconto del 4,12% già in vigore su tutti i farmaci di classe «A» (479 milioni in un anno) e la riduzione di prezzo fino a un massimo del 10% (per un totale di 218 milioni) su quei prodotti che hanno incrementato le vendite oltre l’8,6 per cento.

 

Quest’ ultima misura - che esclude i prodotti che costano fino a 5 euro - riguarda 289 confezioni su 4.458 in «Prontuario», 22 categorie terapeutiche su 44 e 53 principi attivi su 723. «Non ci sarà alcuna esclusione dalla rimborsabilità», hanno puntualizzato il presidente e il direttore generale dell’ Aifa, Antonella Cinque e Nello Martini.

 

I dati di spesa degli ultimi mesi, intanto, indicano una decisa frenata dopo gli aumenti dei primi mesi 2004. A settembre la spesa è cresciuta del 2,2%, a ottobre si stima un calo dello 0,7 per cento. Resta l’ eclatante aumento delle ricette (+7,3% in nove mesi) che, da solo, ha contribuito per il 70% dell’ aumento di spesa. E resta il fatto che sole 4 Regioni hanno contribuito al 99,3% del rosso: Lazio (33,9%), Sicilia (29,5%), Campania (18,9%) e Puglia (11,1%).

 

Liste di trasparenza. Dovrà essere una massiccia campagna informativa, che l’ Aifa condurrà con Federfarma (farmacisti) e Movimento dei consumatori, a far decollare l’ operazione «liste di trasparenza». Obiettivo: mettere in vetrina le differenze anche abissali di prezzo esistenti tra farmaci assolutamente analoghi con obbligo di ricetta, di classe «C» e generici, e dunque orientare i cittadini. Che il ruolo dei medici sia a sua volta strategico, è evidente. Ma tutto da verificare.

(3 dicembre 2004)

 

Roberto Turno (da Il Sole-24 Ore)

 

Aggiornata il 16 maggio 2013