Salute: sussidiarietà e solidarietà elementi chiave sistema sociale
13 maggio 2019
L'ottimizzazione del sistema del welfare passa attraverso un incremento di sussidiarietà e solidarietà, elementi distintivi della nostra comunità fatti propri dalle istituzioni, per sostenere così una realtà che trova nel volontariato una spinta determinante. Uno stimolo anche nei confronti di chi amministra il territorio e per coloro che saranno chiamati a nuove scelte per i futuri modelli di gestione dei servizi. Bisogna allargare la strada dell'integrazione socio sanitaria che, in Friuli Venezia Giulia, è comunque già all'avanguardia rispetto alle Regioni italiane ma va adeguata alle mutate condizioni ed esigenze del territorio e della sua gente.
È quanto espresso oggi a Grado dalla Regione, rappresentata dal vicegovernatore con delega alla Salute, in occasione della cerimonia di consegna del premio regionale Solidarietà organizzata dalla Consulta territoriale Bassa Friulana-Isontina di coordinamento delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie assieme alla Consulta regionale.
Nell'occasione, l'Amministrazione regionale ha posto anche l'accento sulla necessità di adeguare la legislazione sul sistema dell'assistenza che va considerato nel più ampio concetto di salute, senza diseguaglianze o particolarismi, assicurando a tutti i cittadini le opportunità di assistenza e i servizi dei quali hanno bisogno.
Il tutto, è stato evidenziato, senza dimenticare che le risorse destinate alla salute impegnano già ben oltre la metà del bilancio regionale e 'orientamento, quindi, è per una migliore redistribuzione di quelle esistenti.
Per riuscirci, occorre una legge nuova, alla quale la Regione sta già lavorando, che possa adeguare la risposta del sistema pubblico a esigenze mutate e ai cambiamenti della società e risponda anche a una percezione nuova, all'aumentata sensibilità e attenzione nei confronti delle diverse abilità.
Una legge, come ha spiegato la Regione, che da sola non sarebbe comunque sufficiente a rispondere alle attese e alle aspettative delle persone diversamente abili e dei loro familiari senza la spinta propositiva e la partecipazione corale del volontariato che, come nella sanità, ancor di più nel sociale è insostituibile.
La Consulta regionale ha assegnato riconoscimenti a quanti si sono distinti per azioni, iniziative, comportamenti, episodi orientati a promuovere e concretizzare quegli stessi principi alla base del modello di integrazione socio-sanitaria del Friuli Venezia Giulia che, ha sottolineato la Regione, il rinnovamento della legislazione di settore consentirà di adeguare rispetto al moderno rapporto tra la comunità e il comparto socio-assistenziale. ARC/CM/Red
Aggiornata il 13 maggio 2019