29 luglio, a Grado, il libro "Quattro giorni e tre notti" e il progetto sociale "Rete per ictus"
23 luglio 2013
Lunedì prossimo, 29 luglio alle ore 18, a Grado (ingresso principale spiaggia) si terrà la presentazione del libro "Quattro giorni e tre notti. Una storia vera", di Daria Cozzi (ed. Pendragon), con il progetto sociale "Rete per l'ictus", che chiuderà la rassegna "Liibri e autori a Grado", promossa dalla Regione FVG, con la collaborazione di GIT- Grado Impianti Turistici, Antonveneta e Azienda vinicola Livio Felluga.
Si tratta di una storia vera che racconta il percorso interiore della protagonista durante i quattro giorni trascorsi al capezzale del marito, colpito da emorragia cerebrale.
Un'incursione nel misterioso territorio che divide la vita dalla morte e un racconto il cui filo conduttore è l'ictus e che offre, sul piano umano, numerose opportunità di riflessione e allo stesso tempo un inno alla speranza e alla vita. E proprio da questa esperienza, insieme alle positive sinergie attivate tra sistema sanitario, Federsanità ANCI e Alice Italia onlus, ha dato il via al "progetto sociale" (nazionale) che si propone di creare una rete di comunicazione e collaborazione efficiente ed efficace per garantire prevenzione, tempestiva presa in carico, interventi riabilitativi adeguati, continuità delle cure e aiutare psicologicamente le famiglie dei malati.
Insieme all'autrice, Daria Cozzi, interverranno il presidente di Federsanità Anci Fvg Giuseppe Napoli e l’attore Andro Merkù, che leggerà alcuni brani del romanzo. L'iniziativa si avvarrà del consolidato coordinamento di Paolo Scandaletti.
L'incontro si chiuderà con il brindisi offerto a tutti i presenti.
SCHEDA DEL LIBRO
La storia si costruisce cadenzata su due piani paralleli: uno racconta trent’anni di vita in Italia e l’altro si sviluppa a Singapore in un arco di quattro giorni e tre notti coincidente con la durata del coma prodotto da un’emorragia cerebrale di uno dei protagonisti. Entrambi coinvolgenti, in un crescendo di intensità e di emozioni forti si incontrano, si fondono e si chiudono nel momento della morte dell’uomo in coma.
Il libro parla di amore, di sconfitte, di perdite, di fede, di amicizia e di speranza. Inizia e finisce nel presente, all’interno del reparto di rianimazione del General Hospital di Singapore dove i due protagonisti trascorrono gli ultimi giorni della loro vita insieme. L’uomo è lì ricoverato perché colpito improvvisamente da una violenta emorragia cerebrale, che lo porterà alla morte, mentre si trovava con la moglie ed il figlio in vacanza.
La donna rimane accanto a lui, quattro giorni e tre notti, accudendolo e cercando di aiutarlo in tutti i modi, sebbene sia in coma profondo. Le ore che passano le permettono, attraverso un minuzioso racconto al marito, di ripercorrere alcune tappe salienti della sua vita avvicinandosi così, piano piano, al momento dell’addio, in una sorta di viaggio alchemico, attraverso una moltitudine di sentimenti e di emozioni che la aiutano a decidere lucidamente di lasciarsi trapassare dal dolore convinta che sia l’unico modo per sopravvivere, passando attraverso il disorientamento e la disperazione per giungere, alla fine, a realizzare che l’unica via per non impazzire è l’accettazione e la capacità di vedere, pur in un momento buio, una luce che illuminerà la strada di chi resta.
I sentimenti e le emozioni di questa storia toccano trasversalmente l’umanità intera proprio perché esplora i temi più importanti della vita di ciascuno di noi: la nascita, la morte, la solitudine, la paura, la fatica, la forza di volontà, la fiducia.
Aggiornata il 30 luglio 2013