Nuovi LEA: innovazione nell'assistenza sanitaria. Intervento di Lucio D'Ubaldo *
31 gennaio 2017
L’ aggiornamento dei Livelli di Assistenza Sanitaria (LEA) era atteso da quindici anni. Risale al 2001 il Decreto che per la prima volta nel nostro Paese introdusse l’elenco di prestazioni e di servizi sanitari cui hanno diritto i cittadini. Si tratta di un passo in avanti importantissimo perché si riconoscono come essenziali le cure più moderne, la diagnostica ad alta tecnologia, i presidi per migliorare la qualità della vita. Nei nuovi Lea c'è anche il nuovo piano vaccini, che introduce l'anti-papillomavirus per l'uomo, l'anti-pneumococco e l'anti-meningococco B. Vi è l’introduzione dello screening neonatale per la sordità congenita e la cataratta congenita e l'estensione a tutti i nuovi nati dello screening neonatale. C’è la revisione dell’elenco delle malattie rare e lo spostamento tra le malattie croniche di alcune patologie prima considerate malattie rare, come la celiachia e la sindrome di Down.
In quindici anni, ovviamente, tante cose sono cambiate: sono state messe a punto nuove terapie, le tecnologie e le conoscenze sono progredite, sono comparse nuove malattie. Insomma, è cambiata la realtà sanitaria. Secondo il mandato costituzionale si tratta di livelli essenziali concernenti i diritti sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. Anche se l’esperienza di questi anni ci ha insegnato che non basta definire o aggiornare i Lea per garantire questi diritti e per assicurarli in modo uniforme in tutto il Paese. Questo è il punto cruciale, aggiornare i LEA è certamente un atto utile e innovativo, ma non esaurisce il mandato costituzionale. Siamo di fronte ad un cambiamento strutturale importante ma occorrerà lavorare affinché i servizi sanitari regionali possano organizzarsi. Qualità dei servizi e soddisfazione dell’utente/paziente rappresentano elementi fortemente correlati tra loro. In sanità la customer satisfaction dovrebbe costituire uno dei principali segnali rispetto al raggiungimento degli obiettivi.
In questa direzione è positiva la scelta del Ministero della Salute di istituire la Commissione Nazionale per l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza e la Promozione dell’Appropriatezza del Servizio Sanitario Nazionale. Una scelta di metodo, sottesa al provvedimento, che implica chiaramente una revisione permanente dei Lea, consentendo così la costante attenzione ad adeguare i servizi offerti dalla sanità pubblica alla mutazione dei bisogni dei cittadini.
* Segretario Generale Federsanità ANCI
Aggiornata il 1 febbraio 2017