Mercoledì conferenza sull’integrazione socio-sanitaria
12 aprile 2004
Mercoledì 14 aprile al Palazzo Montereale Mantica in corso Vittorio Emanuele a Pordenone dalle 17.00 alle 19.30 si terrà la conferenza sul tema “ L’ integrazione socio - sanitaria e la Legge 328: l’ esperienza toscana delle Società della Salute”. Questa importante iniziativa è sostenuta dall’ Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Pordenone, dall’ Assessorato alla Salute e alla Protezione sociale della Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Federsanità ANCI del FVG. In qualità di relatori interverranno varie autorità istituzionali della Regione FVG e della Toscana nonché alcuni esperti del settore. Il programma prevede, dopo i saluti del sindaco, Sergio Bolzonello, e di Giuseppe Napoli, presidente di FEDERSANITA’ ANCI FVG, interverranno: Pier Natale Mengozzi, presidente Federsanita’ ANCI Toscana, Michelangelo Caiolfa, rappresentante Conferenza dei Sindaci di Pisa ed Elio Palmieri, presidente dell’ ITIS di Trieste. Concluderà i lavori l’ assessore regionale alla Sanità, Gianni Pecol Cominotto.
La legge 328/2000 riformando il sistema del welfare, ha definito alcuni principi ai quali attenersi come; costruire reti delle quali facciano parte sia gli enti pubblici che il privato sociale; organizzare aree specifiche di integrazione fra sanità ed assistenza (anziani, maternità, infanzia e minori, handicap, salute mentale, dipendenze, HIV); definire livelli essenziali di assistenza che stabiliscano uguali diritti dei cittadini su tutto il territorio nazionale.
Principi condivisi dall’ assessore alle politiche sociali Giovanni Zanolin che sottolinea come l’ intera programmazione debba subire profondi mutamenti e che i cittadini devono essere aiutati a comprendere il funzionamento dei servizi. Considerato che - prosegue l’ esponente della Giunta retta dal Sindaco Sergio Bolzonello, - alcune regioni hanno applicato la legge scegliendo un proprio indirizzo e che il Friuli Venezia Giulia comincia ora a discutere su come attuarla, si ritiene sia importante e significativo esplorare altre esperienze in particolare quella della Toscana. In questa regione infatti le aziende sanitarie ed i comuni hanno conferito a società costruite assieme il personale e le risorse delle aree di alta integrazione socio- sanitaria e degli assessorati alle politiche sociali.
“ In Toscana le Società della Salute che rappresentano una nuova soluzione organizzativa dell’ assistenza territoriale…. sono caratterizzate da cinque aspetti; coinvolgimento delle comunità locali, garanzia di qualità e di appropriatezza, controllo e certezza dei costi, universalismo ed equità, imprenditorialità no profit. Nell’ ambito della sperimentazione dunque il Comune non assume solo funzioni di programmazione e controllo, ma “ compartecipa” ad un governo comune del territorio finalizzato ad obiettivi di salute e diviene a tutti gli effetti “ cogestore” dei servizi socio-sanitari territoriali. Si intende così realizzare appieno l’ integrazione sociale e sanitaria e promuovere l’ integrazione fra tutela dell’ ambiente e tutela della salute.”
Aggiornata il 16 maggio 2013