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"Attaccati" alle slot machine: in Fvg 421 persone assistite

www.messaggeroveneto.it

21 febbraio 2018

Incontro in redazione (Messaggero Veneto Scuola) sul problema della dipendenza nella nostra regione Parlano gli esperti Vignola e Moratti: tra i 20 e i 50 anni le fasce più a rischio.

L'illusione di essere in una bolla in cui il tempo non scorre. La convinzione di trovarsi di fronte un'amica, una compagna d'avventure, scelta accuratamente tra altre. E la realtà. Quella del giocatore patologico, della quale egli - messo di fronte alla slot machine - non ha la minima percezione. Una realtà che danneggia chi la vive e traccia un segno indelebile nelle esistenze del giocatore e di chi gli sta intorno. Quello del disturbo da gioco d'azzardo (Dga) è un problema diffuso - perlomeno nella nostra Regione - a macchia di leopardo e che tocca direttamente centinaia di soggetti in tutto il Fvg, tra i giocatori stessi ed i rispettivi familiari o amici. È quanto rilevato in un recente incontro con la redazione del MvScuola da Francesca Vignola (Area welfare di comunità AAS 2 Bassa friulana- Isontina, dirigente delegato del Dipartimento delle dipendenze dell'Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine) che si occupa di dipendenze dal 1987, ed Enrico Moratti, direttore del dipartimento delle dipendenze di Udine, che coordina dal 2014 il Tavolo tecnico regionale gioco d'azzardo patologico. È un problema che va analizzato su due piani paralleli. Il primo è quello relativo allo studio del fenomeno in quanto tale. La stima italiana sul gioco d'azzardo patologico afferma che il numero di giocatori adulti in condizione di dipendenza si aggira tra 300 mila e un milione 330 mila, vale a dire tra lo 0,5% e il 2,2% della popolazione nazionale totale e tra l'1,3% e il 5,6% di quella fetta di persone - costituita da oltre la metà degli italiani - che ha effettuato almeno una giocata nei dodici mesi precedenti all'indagine. In Fvg, nel 2016 - ultimo anno di cui sono disponibili i dati - gli utenti in carico ai Servizi regionali erano 421, ed il numero è in crescita: quasi 100 utenti in più rispetto al 2013 (erano 335). Nel 2017 potrebbero essere aumentati ancora. Le statistiche sono eloquenti: in Fvg - e in Italia - sono sempre di più le persone che fanno del gioco una patologia. Pochissime quelle che, loro sponte, si recano ai servizi per le dipendenze.
A far cadere nel trappolone tanti giocatori d'azzardo è una sorta di "pensiero magico", che attiva un particolare circuito della gratificazione, dal quale - una volta entrati - uscire diventa un problema. In seconda battuta, nell'analisi del fenomeno del Dga va inevitabilmente considerato come le istituzioni operino in favore del suo contenimento.
La legge nazionale che ha affrontato in maniera più organica l'argomento del gioco d'azzardo - oltre ad alcuni provvedimenti, soprattutto a tutela dei minori, in qualche legge finanziaria o di stabilità - è nota come decreto Balduzzi, promulgata nel 2012. La restante opera legislativa è appannaggio delle Regioni, che attraverso le rispettive commissioni Salute stanno operando in tal senso. Tuttavia emergono forti problemi di credibilità. Ad Oristano, ad esempio, sono stati proposti agli esercenti 800 euro annui di detrazione fiscale in cambio della rinuncia alle macchinette che permettono agli stessi di guadagnare in media 4 mila euro l'anno: bell' incentivo.
Su questi temi la Regione, tramite la Direzione centrale salute, ha avviato, insieme a Federsanità Anci, una campagna di comunicazione con tre incontri pubblici: il 13 marzo alle 9.30) nella sede della Regione a Trieste, il 20 (alle 9.30) nella Sala Gusmani dell'Università di Udine e il 27 (alle 9.30) nella sede della Regione a Pordenone.

Iscrizioni e infomazioni: www.regione.fvg.it  e www.federsanita.anci.fvg.it

 

Gli studenti maschi sono più a rischio 

Scommesse e Superenalotto, Gratta e vinci e Lotto tra i giochi preferiti dai ragazzi
 

Non tutti gli individui che giocano d'azzardo sviluppano una forma patologica di dipendenza: alcuni sono più propensi di altri a svilupparla in virtù di una serie di fattori propri individuali ed ambientali. Come spiegato dalla dottoressa Francesca Vignola e dal dottor Enrico Moratti «molto spesso influisce un contesto sociale caratterizzato da relazioni famigliari problematiche, scarsa presenza di offerte attive di prevenzione e un'alta pressione pubblicitaria, che fortunatamente in Italia è limitata grazie ad una legge che vieta messaggi pubblicitari di giochi con vincite in denaro nelle trasmissioni televisive e radiofoniche vietate ai minori».Quali sono le caratteristiche del giocatore?Partendo dalla compulsività, ovvero l'impossibilità a reagire all'impulso della dipendenza, si passa per il craving, la crescente tensione che accompagna l'attesa del gioco, finendo con il piacere provato durante il comportamento. Naturalmente a lungo andare tutto ciò provoca una necessità sempre più grande di gioco per sedare la tensione. Inoltre, il giocatore patologico non è interessato alla vincita: anche se consapevole delle conseguenze negative, persiste nel gioco.Qual è il modo più efficace per contrastare il disturbo patologico da gioco d'azzardo?La prevenzione rappresenta l'azione principale per evitare sia la riduzione dei rischi sia dei danni alla salute correlati al gioco d'azzardo.Qual è la categoria di persone più a rischio?La maggior parte dei giocatori problematici o patologici si colloca nella fascia d'età tra 20 e 50 anni, e molto spesso sono di sesso maschile.E per quanto riguarda i ragazzi, quali sono i dati?La "febbre del gioco" non li risparmia. Nell'ultimo decennio si è assistito ad un incremento del numero di studenti coinvolti nel gioco d'azzardo e, sebbene in Italia sia vietato ai minori di 18 anni, nel 2016 circa 1.240.000 di studenti minorenni, perlopiù maschi, hanno giocato d'azzardo. Fortunatamente il fenomeno è limitato qui al Nord Italia, mentre è largamente diffuso al Sud.Quali sono i loro giochi preferiti?Tra i giochi preferiti dai giovani di entrambi i generi risulta in pole position il Gratta e vinci, seguito dalle Scommesse Sportive e Lotto/Superenalotto.

 

 

Aggiornata il 21 febbraio 2018