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06 lug 05 iii comm. a edimburgo per 13a conferenza servizi sociali

6 luglio 2005

(ACON) Trieste, 06 lug - RC - Una delegazione della III Commissione consiliare, presieduta dal diessino Nevio Alzetta, ha preso parte alla 13a Conferenza europea dei Servizi Sociali che si è tenuta ad Edimburgo (Scozia) da lunedì 4 a mercoledì 6. I consiglieri avevano in programma anche una serie di incontri istituzionali con il Parlamento e il Governo scozzesi, ma è stato tutto annullato causa la concomitanza dello svolgersi del G8 a pochi chilometri dalla città.

La tre giorni è stata utilizzata dai componenti della Commissione per raccogliere elementi utili al lavoro che stanno portano avanti nella preparazione della nuova legge regionale in materia proprio di servizi sociali, ma anche per presentare il progetto di sperimentazione di politica per gli anziani ¨Nonos¨ (nonni, in friulano) preparato e portato avanti da Giovanni Togni, Ranieri Zuttion e Giulio Antonini dell’Azienda per i servizi sanitari n.5 ¨Bassa Friulana¨.

Al work shop presieduto da Alzetta, il direttore generale dell’ASS 5, Piero Pullini, ha così auto modo di dire che in Friuli Venezia Giulia l’indice di vecchiaia (rapporto percentuale tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di 0-14 anni) è di molto superiore alla media europea.

Oggi - ha reso noto - si stima la presenza in regione di oltre 50.000 anziani con diversi gradi di disabilità. Fra questi, circa il 50% ha delle limitazioni importanti della propria autonomia. In FVG si contano 10.267 posti letto in strutture residenziali per anziani; l’offerta attuale è quindi di circa 4 posti letto ogni 100 residenti con età superiore o uguale a 65 anni ed è superiore alla media nazionale, con un numero in costante crescita: dal 1994 al 2003 si è passati da 8.929 a 10.267 (più 15%).

Uno dei punti di forza dell’esperienza della ASS 5 - è stato spiegato a Edimburgo - è la partnership di progetto, ovvero un insieme di attori pubblici (Regione, Comuni, ASS) e del settore no profit (volontari) che ha cominciato a collaborare sin dalla fase progettuale e che continua a collaborare nella realizzazione delle iniziative e nel loro monitoraggio. Il principale problema che ha spinto a realizzare ¨Nonos¨ è un sempre maggior rischio di istituzionalizzazione per le persone anziane non completamente autonome, problema al quale la Regione FVG già dal ’98 cerca di rispondere facilitando, invece, la loro domiciliarità. ¨Nonos¨ punta, quindi, a sviluppare anche la figura dell’infermiere di comunità (un infermiere ogni 2.500 abitanti) sulla base della consapevolezza dei limiti del servizio infermieristico domiciliare.

Il nostro - ha chiosato Alzetta - si può senza dubbio ritenere un progetto all’avanguardia in quanto ha anticipato alcuni indirizzi in materia di welfare comunitario.

 

 

 

 

Aggiornata il 16 maggio 2013