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SanitÁ: FVG e veneto verso collaborazione sempre piÙ stretta

Mestre

19 febbraio 2009

La volontà politica di procedere sulla via della collaborazione in materia di sanità fra le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto è stata ribadita oggi a Mestre in un incontro fra gli assessori alla Salute delle due Regioni, Vladimir Kosic e Sandro Sandri, a capo di delegazioni delle quali facevano parte dirigenti delle rispettive Agenzie e Direzioni della Sanità.

" Una volontà chiara e precisa - ha commentato l'assessore Kosic - che non parte certo oggi, ma che continua un rapporto di buon vicinato iniziato da tempo e che sta sempre più entrando nel concreto rispetto a diversi temi, sui quali stanno lavorando dei gruppi tecnici. Abbiamo fatto un buon lavoro e a breve potremo sottoscrivere precisi accordi".

Tra i temi affrontati oggi l'accordo quadro sulla mobilità sanitaria: prima della firma definitiva da parte dei rappresentanti politici, il relativo gruppo tecnico dovrà verificare ancora alcuni dati specie per quanto riguarda le cure oncologiche e la sanità privata.

In dirittura d'arrivo - le Giunte delle due Regioni devono solo approvare la delibera definitiva - la collaborazione relativa alle cellule staminali. Come noto, di recente la Regione Friuli Venezia Giulia ha definito una " rete logistica" con la Protezione Civile per la raccolta e il trasporto dei materiali al Centro di Padova, che provvede anche alla conservazione.

In materia di disturbi alimentari, per i quali il Friuli Venezia Giulia non ha ancora un centro specifico, ma esiste un progetto per realizzarne uno nell'ambito dell'ASS 6 " Friuli Occidentale", è stato deciso che entro marzo sarà avviata una stretta collaborazione con il Centro esistente a Portogruaro nell'ambito dell'ULSS 10 " San Donà-Portogruaro", sul quale ora gravitano anche i pazienti friulani e giuliani.

Toccato anche il tema della possibile cooperazione in caso di investimenti tecnologici di particolare impegno sia per evitare il duplicarsi di apparecchiature di valenza sovraregionale sia per mettere in comune esperienze e studi. Le due Regioni vorrebbero poi realizzare - sarebbero le prime in Italia - un Dizionario unico sulla medicina di laboratorio, mentre continua il lavoro congiunto su altri temi, fra cui gli studi sulle malattie rare.

Infine la formazione, argomento che oltre alla collaborazione fra le due Regioni contempla anche quella fra gli atenei e la facoltà mediche esistenti sul territorio. Tale argomento, trattato dapprima nell'incontro tra i due assessori e le rispettive delegazioni, è stato poi dibattuto anche nel successivo incontro con i rappresentati dei Rettori e dei Presidi di Facoltà delle Università di Trieste, Udine, Padova e Verona.

In sostanza, da un lato vi è la piena consapevolezza e volontà di lavorare per continuare e ampliare la collaborazione già esistente per preparare alcune figure professionali ora carenti; dall'altro sia Kosic che Sandri si sono impegnati a caldeggiare in sede di governo nazionale l'opportunità di una diversa distribuzione dei posti nelle scuole di specialità, per evitare la penalizzazione delle facoltà mediche del Nord Est.

ARC/NNa

Aggiornata il 16 maggio 2013