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III Commissione Consiglio regionale : riforma sanità, completato l'esame dell' articolato e approvazione finale

Agenzia Consiglio Notizie

22 settembre 2014

La III Commissione consiliare - presidente Franco Rotelli (Pd) - ha ripreso l'esame dell'articolato del disegno di legge sulla riforma sanitaria, presente l'assessore competente, Maria Sandra Telesca.

I lavori sono ripresi speditamente con l'approvazione dell'articolo 19, dedicato al Distretto e primo articolo della II Sezione del dispositivo, quelle che tratta dell'organizzazione dell'assistenza primaria. Diversi gli emendamenti accolti.
Si tratta di aggiunte proposte dalla Giunta, che meglio definiscono il Distretto. Un'integrazione proposta da Renata Bagatin (Pd), Gino Gregoris (Citt), Stefano Pustetto (Sel) e Giovanni Barillari (GM) perfeziona alcune disposizioni. Di Bagatin e Gregoris anche l'attribuzione ai distretti il compito di seguire l'area degli anziani, relativamente al coordinamento degli interventi e all'integrazione delle funzioni sociali e sanitarie. Gli esponenti del MoVimento 5 Stelle, Elena Bianchi e Andrea Ussai, hanno ottenuto che almeno due volte all'anno sia convocata l'assemblea delle associazioni e della cittadinazna per esprimere un parere sulle principali azioni del distretto e sui servizi.

La III Commissione consiliare ha accolto gli articoli dal 20 al 24 e dal 36 al 52 delle legge di riforma del sistema sanitario, stabilendo di trattare le previsioni dagli articoli dal 25 al 36 incluso, quindi tutta la parte riguardante l'assistenza ospedaliera, nel pomeriggio.

All'articolo 20 sull'assistenza primaria, la Giunta ha definito meglio alcune previsioni organizzative, così come un emendamento di Stefano Pustetto (Sel). Ulteriori specifiche sulla medicina di gruppo e sul centro di assistenza primaria vengono da modifiche proposte da Renata Bagatin (Pd), Gino Gregoris (Citt), Pustetto e Giovanni Barillari (GM). Precisazioni della Giunta anche all'articolo 21, assistenza domiciliare.

Dipartimento di salute mentale - articolo 22. Anche qui alcune modifiche a firma della Giunta, che meglio esplicitano la ratio voluta dalla norma in materia. Diverse specifiche portate anche da Bagatin, Gregoris, Pustetto e Rotelli. In particolare, si stabilisce che il dipartimento di salute mentale svolga anche funzioni che garantiscono l'offerta di un appropriato trattamento psicologico anche presso i presidi ospedalieri ai portatori di gravi patologie fisiche o in contesti di programmi neuroriabilitativi.

Sulle strutture intermedie, di cui all'articolo 23, anche una riscrittura migliorativa da parte di Bagatin, Gregoris e Pustetto.

La Giunta ha poi portato un nuovo articolo alla parte che tratta della pianificazione regionale. Si definisce così, attualmente all'articolo 37 bis, la rete dell'emergenza urgenza, una previsione aggiunta d'accordo con il ministero competente.

Sulle reti di patologia - articolo 38 - vengono meglio definite le previsione e fatte aggiunte ai compiti da parte di Bagatin, Gregoris, Pustetto e Rotelli. Articolo 39 - attività del personale sanitario - è stato ampliato da Pustetto, con aggiunte in merito alla metodologia dei gruppi di lavoro, dei criteri e previsioni sulla formazione continua.

Accolti gli articoli dal 40 al 45. Quest'ultimo, dedicato all'autorizzazione delle strutture sanitarie e sociosanitarie, ha visto una modifica della Giunta che meglio definisce il percorso autorizzativo, vincolandolo al fabbisogno complessivo regionale. Riscritture tecniche della Giunta all'articolo 46. Per quel che riguarda il finanziamento degli enti del servizio sanitario regionale, la Giunta ha ampliato la previsione, definendo che le risorse finanziarie programmate dalla Regione rispettano i parametri fissati dallo Stato per i livelli essenziali di assistenza.

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Accolti anche gli ultimi articoli, dal 26 al 36, con una lunga discussione sul 34. È così che si sono articolati i lavori della III Commissione consiliare, presidente Franco Rotelli (Pd), presente l'assessore Maria Sandra Telesca.

In materia di programmazione ospedaliera - art. 26 - accolta un'aggiunta di Bagatin e Gregoris, emendato anche oralmente da Giulio Lauri (Sel), che stabilisce il principio di gradualità nel raggiungimento degli standard previsti dal dispositivo in merito ai posti letto.

Altra modifica importante all'articolo 27 - tipologia di presidi ospedalieri. Su proposta di Bagatin, Gregoris e Pustetto, viene tolto l'allegato alla norma che stabiliva precisamente l'elenco delle funzioni assistenziali per disciplina e il numero di posti letto per aree, per ciascun presidio. In sostituzione, sarà una delibera della Giunta a stabilire un tanto, previo parere della Commissione competente. All'articolo 28 - la rete dei presidi ospedalieri - la Giunta ha puntualizzato che il presidio di Pordenone sia di primo livello, mentre quelli di Trieste e Udine di secondo.

Sui presidi ospedalieri di base - articolo 29 - la Giunta ha riscritto l'elenco delle funzioni attribuite, così come ha fatto all'articolo 30, dedicato ai presidi di primo livello e all'articolo 31, per quelli di secondo livello, con ulteriori specifiche. Ampliate anche le previsioni all'articolo 32 sui criteri operativi e organizzativi, sempre su proposta della Giunta. All'articolo 33, la Giunta ha ampliato le previsioni includendo oltre le case di cura private anche ai poliambulatori, entrambi accreditati.

Dopo una discussione articolata, dove i consiglieri Pustetto, Roberto Revelant e Giuseppe Sibau (AR), insieme a Roberto Novelli (FI) hanno chiesto senza successo di ottenere per i presidi di Gemona e Cividale del Friuli le funzioni previste per i presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate, la Commissione ha accolto alcune modifiche all'articolo 34, che tratta della riconversione di strutture ospedaliere. Si tratta di esplicitazioni della ratio della norma, proposte dalla Giunta e da Bagatin e Gregoris. Ribadito anche il concetto di gradualità di implementazione delle previsioni.

ET
Approvato ddl riforma sanità, fine lavori

Approvato con i voti di Pd, Sel e Cittadini - contrari FI e AR; astenuti NCD, M5S e Barillari (Misto) - il disegno di legge di riforma del sistema sanitario.
Ben sette i relatori per l'Aula, due di maggioranza - Rotelli (Pd) e Gregoris (Citt), e cinque di minoranza: Colautti (NCD), Novelli (FI), Santarossa (AR), Ussai (M5S) e Barillari (Misto).

Prima del voto conclusivo in III Commissione, queste le dichiarazioni di voto:

In Aula ci sarà ancora molto da parlare e da approfondire, ha detto Alessandro Colautti (NCD), poiché per noi è un dovere contribuire a migliorare un provvedimento di questa importanza.

No convinto all'impianto della legge da parte di Bruno Marini (FI) che ha preannunciato emendamenti per l'Aula tratti dalla proposta di legge elaborata dal suo Gruppo.

Pur condividendo molte cose, per Valter Santarossa (AR) rimangono opinioni diverse su aspetti fondamentali quali le Aziende e i presìdi ospedalieri nelle zone particolarmente disagiate, che si spera possano trovare soluzione in Aula.

Invece di cambiare una macchina che ancora funzionava, così Andrea Ussai (M5S), bastava cambiare olio e gomme, invece si è voluto andare ancora più in là.

Servivano scelte coraggiose, perché per Giovanni Barillari (Misto) la macchina invece era vecchia. I risultati si vedranno con gli anni.

Riforma condivisa, ma con molte preoccupazioni da parte di Stefano Pustetto (Sel). In Aula su alcuni articoli dovremo valutare il nostro consenso, ma siamo consapevoli che la sfida è difficile perché le risorse sono limitate.

Sì convinto da Gino Gregoris (Citt), con ragioni che verranno meglio esplicitate in Aula.

La riforma, ha affermato Franco Rotelli (Pd), prima verrà messa in campo e prima recupereremo il tempo su alcune importanti questioni. Resta una buona legge, con buoni principi.

In conclusione, l'assessore Maria Sandra Telesca ha dato atto alla Commissione di aver fatto un enorme lavoro, apportando sensibili miglioramenti e anticipando che anche l'Aula sarà la sede per proseguire su questa strada. La riforma va nella direzione giusta, dovevamo affrontarla perché alcuni dati sono preoccupanti, su tutti la spesa ospedaliera molto alta: il Friuli Venezia Giulia è secondo in Italia solo alla Provincia di Trento, ma davanti anche a quella di Bolzano.

AB

Aggiornata il 24 settembre 2014