Assemblea mondiale OMS, ecco la nuova agenda della salute
26 maggio 2011
26 febbraio 2011 www.federsanita.it Dopo dieci giorni si è chiusa ieri la 64° Assemblea generale dellOrganizzazione mondiale della sanità che ha visto riuniti a Ginevra 2700 delegati di 192 stati. Lincontro, da cui è uscito il programma operativo dellorganizzazione per il prossimo anno, è stato definito estremamente produttivo e utile dal direttore generale dellOms Margaret Chan, che si è detta certa che gli interventi programmati avranno un forte impatto sulla salute globale.
Ecco le principali decisioni.
Una nuova Oms. Sarà un biennio di austerità quello che sta per cominciare per lOrganizzazione mondiale della sanità. Il budget approvato è di quasi 4 miliardi di dollari, una cifra considerata di transizione per dar vita a unOrganizzazione più snella. Siamo stati incoraggiati da esperti esterni a considerare la crisi finanziaria non come un rallentamento temporaneo da governare con misure transitorie, ma come linizio di una nuova e duratura era di austerità, aveva affermato Margaret Chan nel suo discorso di apertura. Abbiamo accettato questo consiglio.
A/H1N1: non ci sono prove su pressioni industrie farmaceutiche. Il comitato indipendente chiamato a giudicare loperato dellOms in relazione alla diffusione del virus A/H1N1 ha concluso che non sussiste alcuna prova che lorganizzazione sia stata influenzata dallindustria farmaceutica nel dichiarare lo stato di pandemia. Piuttosto, lesperienza ha aiutato a familiarizzare con le emergenze sanitarie globali e a prendere coscienza del fatto che il mondo non è al momento completamente preparato a rispondere adeguatamente a una pandemia aggressiva. Carenze a cui lAssemblea ha cercato di rispondere con ladozione di un nuovo piano antipandemico che prevede soprattutto una maggiore collaborazione tra gli Stati, per esempio nella condivisione di virus e vaccini.
Malattie non trasmissibili Se ne riparlerà a settembre in un meeting di alto livello a margine dellAssemblea generale dellOnu. I capi di Stato sono invitati a partecipare, perché è la vera sfida sanitaria del millennio.
Rilancio degli obiettivi del Millennio Per evitare che gli Obiettivi fissati dieci anni fa si trasformino in dichiarazioni di intenti, lAssemblea ha adottato diverse decisioni che impegnano gli Stati membri a profondere ulteriori sforzi nel campo delle politiche vaccinali, della salute materno-infantile e del contrasto ad alcune malattie infettive come la malaria.
Sistemi sanitari più forti - Non si raggiungono gli Obiettivi del millennio senza sistemi sanitari forti. È questo il messaggio uscito dallAssemblea che ha adottato 5 risoluzioni a riguardo. Tre gli argomenti portanti: formazione e protezione del personale sanitario, soprattutto nei paesi in via di sviluppo; coniugare universalità e sostenibilità del sistema sanitario; essere in grado di far fronte alle emergenze sanitarie.
Hiv, la battaglia continua Una nuova strategia contro lHiv/Aids guiderà lazione per il 2011-2015. Parola dordine: accesso universale a trattamenti e servizi sanitari. Un obiettivo difficile, ma che potrebbe consentire di salvare 2 milioni di vite nei prossimi 5 anni.
Palestina La necessità di accesso universale ai servizi sanitari da parte della popolazione palestinese che vive nei territori occupati è stata espressa in una risoluzione. Da distruggere le scorte di vaiolo Uno degli argomenti più dibattuti. A 30 anni dalleradicazione dellinfezione, gli stock rimanenti di virus di vaiolo (custoditi in massima sicurezza in Usa e Russia) devono essere distrutti. Non subito, ma quando saranno completate tutte le ricerche che renderanno superfluo il possesso del virus. Lappuntamento è per il 2014, quando si farà il punto sulla situazione. Per emergenze, comunque, stock di vaccini contro linfezione sono conservati in Svizzera.
Guerra a verme della Guinea e polio - Un unico obiettivo: leradicazione di entrambe le patologie. La dracunculiasi, una parassitosi che si contrae bevendo acqua contaminata, e la poliomielite che continua a mietere vittime, anche in Europa. Ma mancano 665 milioni di dollari per finanziare le attività previste nel 2011-2012. Non dimenticare il colera Resta un problema di sanità pubblica in molti Paesi e un utile indicatore della qualità dellambiente. Occorre rivitalizzare la Global Task Force on Cholera Control.
Aggiornata il 16 maggio 2013