Slow medicine. Perché una medicina sobria, rispettosa e giusta è possibile Incontro con Andrea Gardini. Intervista di Giovanni Del Ben
Una riflessione a partire dal libro-manifesto della rivoluzione slow nella medicina: un nuovo modo di intendere salute, cura e sanità. Negli ultimi cinquant'anni il progresso della medicina ha prodotto vantaggi indiscutibili per la nostra salute, ma ha anche contribuito a diffondere false convinzioni e aspettative irreali, che hanno aumentato la richiesta di farmaci ed esami. Al contempo è aumentata la distanza tra medico e paziente – poco tempo a disposizione per le visite, scarso scambio di informazioni, alta conflittualità –, mettendo in serio pericolo la relazione di fiducia fondamentale per la qualità della cura. La Slow Medicine, giovane movimento in sintonia con il più noto Slow Food, nasce dalla considerazione che tutti noi rischiamo di farci irreggimentare, di lasciare ad altri il potere di orientare le decisioni riguardo alla nostra salute. Perché Slow? Perché sostiene che dialogo, rispetto e giustizia curano più efficacemente, e che fare di più non vuole dire fare meglio. E ripensare prevenzione, diagnosi e terapia nell'interesse del paziente: più ascolto da parte del medico, più confronto, meno sprechi, meno condizionamenti economici.
Aggiornata il 11 settembre 2014