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Terza Commissione Consiglio regionale: illustrato Piano regionale prevenzione 2014-2018

(ACON)

22 ottobre 2015

 

Trieste, 22 ott - RCM - Deliberato in giugno, il Piano regionale prevenzione (Prp) 2014-2018 arriva in III Commissione consiliare - presidente Franco Rotelli (Pd) - per il previsto parere. Oggi l'illustrazione, il 9 novembre prossimo le audizioni con i soggetti maggiormente coinvolti, poi una terza seduta per il menzionato parere.

L'assessore regionale Maria Sandra Telesca ha fatto presente che il Prp vedrà la sua attuazione nel tempo attraverso l'attuazione dei Piani delle Aziende sanitarie.

Guardando alla sua struttura e affermato che è stato scritto in raccordo con i Piani passati, il Pnr 2014-2018 del Friuli Venezia Giulia si basa sulla struttura del Piano nazionale prevenzione (Pnp) recependo i Quadri logici centrali con i macro obiettivi, supportati da un quadro logico di riferimento, l'identificazione dei fattori di rischio determinanti, la definizione degli obiettivi centrali che si intende perseguire e degli indicatori centrali.

Diverse le priorità del Piano, tra le quali:
promuovere stili di vita sani e il benessere fisico e mentale; ridurre il carico di malattia, con particolare riferimento all'obiettivo sulla riduzione della mortalità prematura da malattie croniche non trasmissibili, agli obiettivi sulla riduzione degli incidenti e delle malattie professionali e alla promozione dell'invecchiamento attivo; investire sul benessere dei giovani, promuovendo una crescita responsabile e consapevole attraverso l'adozione di stili di vita sani e di comportamenti di rifiuto nei confronti di qualunque forma di dipendenza; rafforzare il patrimonio comune di pratiche preventive, investendo in un patrimonio culturale di grande rilevanza sociale; affrontare la sfida dei microrganismi antibiotico-resistenti che sono sempre più frequentemente causa di infezioni in comunità, in ospedale, in ambulatorio, in strutture residenziali e per i quali si è proposta la riduzione complessiva del consumo di farmaci.

La nostra Regione - si legge ancora nel Piano - aderisce al programma Guadagnare Salute e sviluppa localmente azioni con esso coerenti, individua altresì nella promozione della salute lo strumento per intervenire su ambiente e comportamenti e per ridurre le disuguaglianze e perseguire l'equità in salute.

Inoltre intende continuare a sostenere progetti attivati nel corso del precedente Prp che sono stati resi possibili grazie alla creazione di alleanze con soggetti esterni alla sanità, e che mirano a intervenire sull'ambiente con lo scopo di favorire - nell'ottica di Guadagnare Salute - comportamenti salutari.
Ci si propone pertanto di proseguire in questo nuovo approccio a politiche intersettoriali finalizzate a sostenere i programmi di promozione di corretti stili di vita con l'adozione di azioni strategiche mirate a creare ambienti favorevoli alla salute.
Fondamentale, poi, il rapporto con la Scuola per la realizzazione anche di quest'ultimo Piano: per poter sviluppare una rete efficace di interventi rivolti alla popolazione scolastica, Scuola e Sanità hanno stretto un legame operativo su diverse tematiche che si intende tradurre nel rinnovo di uno specifico atto d'intesa tra la Regione e l'Ufficio scolastico regionale.

La promozione della salute deve riguardare tutta la vita della persona e tutta la comunità. In coerenza con questo assunto, il Sistema sanitario regionale, considerato che l'attività di promozione della salute non può essere relegata solo a una fase della vita e a un unico target di persone, intende farla rientrare nell'impegno corrente di tutti gli operatori sanitari puntando al rafforzamento e allo sviluppo dei determinanti positivi della salute. Pertanto, tale componente dell'attività deve tenere in debita considerazione il ruolo del distretto quale struttura che svolge la primaria funzione di interfaccia fra il Sistema sanitario regionale e la collettività e richiede una stretta e costante collaborazione fra dipartimenti di prevenzione e distretti, con il necessario coinvolgimento diretto dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.

Per quanto riguarda infine la salute mentale, in una regione come il Friuli Venezia Giulia che purtroppo presenta un tasso di suicidi e tentativi di suicidio superiore a quello nazionale, ai fini preventivi il ruolo del medico di medicina generale può essere fondamentale per l'individuazione precoce delle situazioni di disagio, in seno a una rete collaborativa con i dipartimenti di salute mentale, mentre relativamente agli adolescenti e ai giovani con problemi emozionali, comportamentali e di disagio sociale, fondamentale - è stato detto - è la collaborazione tra vari soggetti che entrano in contatto con loro (scuola, medici e pediatri del territorio) e con i servizi distrettuali competenti.

Sedici i macro-programmi del Pnr FVG 2014-2018 (contro i 10 del Pnp): Programma I: migliorare la salute nei soggetti a rischio MCNT e malati cronici; Programma II: gli screening in regione Friuli Venezia Giulia; Programma III: salute e sicurezza nelle scuole; Programma IV: prevenzione delle dipendenze; Programma V: promozione dell'attività fisica; Programma VI: prevenzione degli incidenti stradali Programma VII: prevenzione degli incidenti domestici; Programma VIII: miglioramento della qualità nelle attività del Dipartimento di prevenzione, con particolare riferimento alle attività di vigilanza e controllo; Programma IX: migliorare la salute e la sicurezza nei comparti indicati dal PNP come a maggior rischio; Programma X: emersione e prevenzione delle malattie professionali in FVG e promozione della salute nei luoghi di lavoro; Programma XI: miglioramento dei Sistemi informativi e di sorveglianza; Programma XII: ambiente e salute: facilitare una migliore qualità dell'ambiente e del territorio, secondo il modello "Salute in tutte le politiche"; Programma XIII: miglioramento della sorveglianza e prevenzione delle malattie infettive; Programma XIV: comunicazione del rischio e gestione delle emergenze; Programma XV: alimentazione e salute: promozione di un'alimentazione sana, sicura e sostenibile; Programma XVI: prevenzione del randagismo.

Di particolare interesse, infine, i dati resi noti per quanto attiene il Piano vaccini: se seguissimo quanto previsto nel Piano nazionale e si facessero vaccinare tutti gli adulti e tutti i bambini del FVG - è stato reso noto -, si avrebbe una spesa di 11.349.000 euro, due milioni in più di quanto stiamo spendendo oggi, a cui aggiungere circa 350.000 euro per l'aumentato impegno del personale. Non da ultimo, l'assessore è stata molto ferrea sugli assiomi: più vaccini uguale meno ricoveri; meno ricoveri uguale meno spese per l'ente pubblico.

La percentuale vede il 48% di vaccinati lo scorso anno contro il 56% del 2013: la perdita c'è stata, ma contenuta, specie se raffrontata ai dati in negativo registrati da altre Regioni. Qui c'è stata una buna campagna informativa attuata attraverso i medici di base. Purtroppo si sta perdendo la memoria storica di quando ad esempio si moriva di pertosse o di poliomielite: il fatto che stiamo bene, ci fa credere che non è necessario più vaccinarci mentre non è così: è proprio perché ci si vaccina e si continua a farlo, che si sta bene.

(immagini tv)

Aggiornata il 26 ottobre 2015