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Sanita' FVG, programma 2013. Assistenza salva,tagli agli investimenti

FONTE IL GAZZETTINO

25 luglio 2013

UDINE - Per l'assistenza ai cittadini il Programma sanitario 2013, varato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, sostanzialmente dà continuità a quanto compiuto dal sistema lo scorso anno, prestando sempre molta attenzione ai programmi di prevenzione. A risentire, invece, sono i piani di investimento perché, come è scritto in premessa, «il finanziamento per la sanità regionale 2013 ha subito una diminuzione di 100 milioni, che è recuperato oltre che con l'applicazione delle norme statali anche con la sospensione del finanziamento per gli investimenti.
Investimenti. La sospensione dichiarata in premessa non significa comunque che per l'anno in corso la voce in bilancio sia pari a zero. In tale capitolo, infatti, risultano esserci 57 mila 590 euro, con quasi 13 milioni derivanti dal 50% degli utili delle Aziende, i quali si possono reinvestire in particolare per piani ed interventi di dimensione aziendale, per i quali la Regione ha previsto di non metterci neppure un euro. Gli altri 44 milioni contemplano 4 milioni di riserva e 20 milioni a testa agli ospedali di Trieste e di Pordenone a riprova, come ha confermato anche di recente l'assessore alla Sanità Maria Sandra Telesca, che il completamento delle nuove strutture dell'ospedale di Udine non drenano risorse al nuovo ospedale di Pordenone, per il quale le risorse ci sono e sono confermate. Le disponibilità proprie più cospicue sono del Cro di Aviano (3 milioni), seguito dall'Ass 4 e Ass 5 con poco più di 2 milioni per ciascuna. Fanalino di coda l'ospedale di Udine, con un pò più di 33 mila euro. La maggior parte dei soldi a disposizione se ne andrà per investimenti edili ed impiantistici (46,499 milioni), mentre a beni mobili e tecnologie sono destinati 6,392 milioni.
Monitoraggio. La Programmazione 2013, ricorda il documento, si inserisce in un contesto storico e socio-economico in cui le parole d'ordine (e gli obblighi di legge) sono riduzione o mantenimento per alcune specifiche voci di spesa quali farmaci, acquisto di beni e servizi e personale. Perciò il monitoraggio di quanto previsto nel Programma di quest'anno sarà pressante, attraverso una pluralità di strumenti ed in particolare report mensile su risorse economiche, risorse umane, attività e costi dell'assistenza farmaceutica, beni e servizi, attività sanitaria. A questi controlli mensili si aggiungono i report trimestrali e le proiezioni.
Assistenza. «Prosecuzione e sostanziale consolidamento delle attività già intraprese negli anni precedenti», con particolare riferimento ad accreditamento, assistenza protesica, continuità assistenziale nel paziente con malattie cronico degenerative, cure palliative, salute mentale, riabilitazione, trapianti, governo e riqualificazione del sistema residenziale e semiresidenziale per anziani non autosufficienti.
Ospedale-territorio. Tra le priorità su cui la Regione punta in continuità con processi avviati, vi è la continuità assistenziale ospedale-territorio per promuovere migliori condizioni di vita, prevenire le riacutizzazioni, ridurre i ricoveri ripetuti. Le aziende «si attiveranno per identificare precocemente le persone a rischio e quelle con diabete, per prevenire o ritardare l'insorgenza della malattia»; presenteranno una proposta di revisione dell'assetto logistico e funzionale delle proprie unità di valutazione Alzheimer.
Cerebrolesioni. Tra le novità, quest'anno si procede ad attuare ciò che era stato previsto dalla Giunta nel luglio 2012 circa «il percorso clinico assistenziale delle persone con grave cerebrolesione acquisita e la rete per le gravi cerebrolesioni in Fvg». Le Aziende parteciperanno ai lavori per la costruzione della rete regionale per l'assistenza all'ictus secondo il modello Hub&Spoke.
Spesa farmaceutica. «Dovranno essere messe in atto tutte le azioni per contenere la spesa farmaceutica sia a livello territoriale che ospedaliero», per ottemperare all'abbassamento del tetto di spesa per la territoriale all'11,35% del Fondo sanitario regionale e al nuovo tetto per la spesa ospedaliera, pari al 3,5%.

Il personale della Sanità regionale anche nel 2013 non potrà superare in numero quello che era al lavoro nel 2010. Si può perciò assumere, ma restanto entro quel tetto (erano 20.190 unità) e con rigorosissimi paletti che incidono in particolare sul settore dirigenziale e amministrativo. È quanto conferma la Programmazione annuale 2013 del servizio sanitario regionale varato dalla Giunta regionale nei giorni scorsi, un documento in cui si ricorda che occorre gestire la materia attenendosi alle norme vigenti ma anche pensando agli obiettivi (restrittivi, naturalmente) che sono stati dati a livello nazionale per il 2015. Per tale anno, infatti, «l'obiettivo del contenimento della spesa di personale, indipendentemente dal raggiungimento dell'equilibrio economico da parte del sistema regionale, dovrà essere pari alla spesa del 2004 diminuita dell'1,4%».
Se si considera che vi è «un gap significativo dei costi del personale registrati nel 2004 e confrontati con il 2011», come specifica lo stesso documento, risulta conseguente la raccomandazione impartita a tutte le aziende cui la Programmazione è rivolta: «L'attuazione della manovra del personale da parte delle aziende per il 2013 dovrà essere impostata in un'ottica di graduale e progressivo allineamento all'obbiettivo di finanza pubblica».
I principi di fondo per le assunzioni nel 2013 restano dunque quelli che erano stati stabiliti nel decreto della giunta regionale dell'aprile 2011 per il quale, oltre a mantenere il tetto 2010, occorre mettere in atto tutti gli interventi possibili di efficientamento organizzativo e gestionale, specie a livello di area vasta. Inoltre, si può assumere solo ed esclusivamente in condizione di pareggio di bilancio.
Perciò la Regione ha messo in atto una verifica dei conti mensile, trimestrale e di proiezione a fine anno di tutte le aziende per intervenire in tempo nel caso in cui un'Azienda non risulti in deficit in una fase trimestrale eppure questo sia prevedibile per fine anno facendo le debite proiezione. Nel caso di un bilancio in passivo, è possibile autorizzare assunzioni solo nel caso di personale che «rivesta carattere di assoluta eccezionalità a fronte di straordinarie e acclarate necessità di urgenza per mantenere i livelli essenziali di assistenza».
I direttori generali, nell'ambito della loro autonomia, possono procedere ad assumere, senza autorizzazione preventiva, personale a tempo determinato o indeterminato (comparto e dirigenza) del ruolo sanitario e per il profilo dell'operatore socio sanitario del ruolo tecnico. A tale profilo se ne aggiungono altri 7, per la maggior parte profili del comparto e prevalentemente nella forma della mobilità regionale.
I direttori devono invece avere la preventiva autorizzazione regionale per assumere negli incarichi dirigenziali delle strutture complesse, semplici e dipartimentali degli ospedali.

Dal Gazzettino del 24 luglio
 

Aggiornata il 30 luglio 2013