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Sanità: famiglie, conti in rosso per curarsi/ansa

SPESA PRIVATA IMPOVERISCE QUELLE CON ANZIANI E DUE FIGLI (ANSA)

7 dicembre 2006

ROMA, 7 dic - Cure dentistiche, farmaci, visite specialistiche e cure per anziani e malati cronici: sono queste le spese capaci di mettere economicamente in ginocchio una famiglia. E il fenomeno è di dimensioni tali da essere segnalate con preoccupazione nel quarto rapporto del Ceis, il dentro di studi della facoltà economia di Tor Vergata. In tutto riguarda un milione e 200mila le famiglie italiane. A pagare di più di tasca propria sono i nuclei al cui interno ci sono anziani e le famiglie con 2 bambini. Una situazione che anche l'ultimo rapporto del Pit Salute di Cittadinanzattiva aveva evidenziato: un terzo delle chiamate arrivate all'associazione sono state proprio di famiglie che segnalavano difficoltà a pagare le cure e l'assistenza, tanto da essere costrette ad indebitarsi. Il 31%, secondo i dati di Cittadinanzattiva, ha acquistato farmaci, quasi il 13% materiale sanitario e uno su 4 ha sostenuto spese per avere l'assistenza di una badante. E le spese sostenute sono state di centinaia di euro a seconda dei casi. Gli ultimi dati 2004 dell'Istat dicono che 295.572 famiglie (pari a circa l'1,3% della popolazione) sono scese al di sotto della soglia di povertà a causa delle spese sanitarie sostenute. Mentre le famiglie soggette a spese catastrofiche, sempre per ragioni sanitarie, sono state 967.619 (pari al 4,2% della popolazione). Secondo i calcoli del Ceis, la presenza di un over 65 in famiglia aumenta di circa il 42% la probabilità di impoverimento; la presenza di due o più anziani raddoppia questo rischio. A incidere di più sono la spesa per farmaci e la specialistica, ma anche l'odontoiatria e le cure per i malati cronici care. Colpa dell'attuale regime di compartecipazione ed esenzioni che, secondo lo studio, non è ben tarato. Il meccanismo della quota fissa per ricetta (in coloro che non godono delle esenzione), pesa infatti sull'impoverimento nelle fasce più povere. Esiste infatti una unica soglia di reddito familiare, intorno a 36mila euro annui, che crea disparità fra chi è di poco sopra o sotto del tetto di reddito. Una iniquità che del resto anche il ministro della Salute Livia Turco aveva ammesso tanto da avere annunciato una riforma del sistema delle esenzioni. La distribuzione dei poveri è molto diversa da regione a regione: si va dal 3,4% in Emilia Romagna e dal 3,6% in Lombardia, fino al 27,6% in Basilicata e al 29, 6% in Sicilia. La palma della Regione con la minor presenza di 'impoveriti' va al Friuli Venezia Giulia con solo lo 0,3%. Fanalino di coda è la Calabria, dove la percentuale è del 2,6%. Nella classifica regionale delle famiglie che sostengono spese catastrofiche la minor incidenza si registra nuovamente in Friuli Venezia Giulia (1,9%) e la maggiore in Calabria (10,2%) Nella classifica di coloro che sono più a rischio impoverimento ci sono in testa le famiglie composte da un solo anziano o da nuclei dove ne è presente almeno uno con più di 65 anni (insieme rappresentano il 49,6% delle famiglie impoverite). Subito dopo si posizionano le coppie con 2 figli (15,6% delle famiglie impoverite), seguite dalle coppie con un figlio (8,8%) e da quelle con un solo genitore (7,4%). Fra le spese che hanno gravato con maggiore forza sulle famiglie con figli ci sono le cure odontoiatriche, per gli anziani i costi per l'assistenza. (ANSA)

Aggiornata il 16 maggio 2013