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Sanità : al via una macroarea per il nord est

2 gennaio 2009

Una macroarea per la salute del Nordest. È questo l'obiettivo dell'incontro che si è tenuto oggi a Trieste tra l'assessore alla Sanità del Friuli Venezia Giulia, Vladimir Kosic, e il collega veneto, Sandro Sandri. Le due Regioni stanno infatti lavorando a un'approfondita collaborazione in campo sanitario per approntare interventi comuni in diversi settori: dall'accreditamento delle strutture alla mobiliità tra pazienti, dalla formazione nelle professioni sanitarie alla gestione del cordone ombelicale e delle cellule staminali. Fino all'utilizzo del Centro di simulazione per le attività di rianimazione che il Friuli sta pensando di istituire.

«Un incontro proficuo ed estremamente concreto - ha spiegato l'assessore del Veneto, Sandro Sandri - che, per la sua positività, può costituire l'avvio di una sorta di Area Vasta del Nordest per rafforzare le politiche di salute dei nostri cittadini. Abbiamo focalizzato numerosi aspetti di un possibile lavoro comune, che ritengo molto utile trattandosi di due Regioni confinanti che possono mettere a fattor comune le rispettive best practice e mettere varie proprie strutture al servizio delle due comunitá regionali, nel preminente interesse di fornire ai cittadini quanto di meglio in campo sanitario, non solo per quanto riguarda i territori che insistono sul lungo tratto di confine tra le due Regioni, a cominciare, per noi, dal Veneto Orientale».

Sul fronte della mobilità sanitaria, le due regioni concordano sull'esigenza di definire un accordo quadro per la gestione dei ricoveri ospedalieri e della specialistica ambulatoriale, che potrebbe avviarsi sin dal primo aprile prossimo e seguire la falsariga di quello già eistente tra Veneto ed Emilia Romagna. Sul versante dell'oncologia è invece emersa l'esigenza di regolare l'impatto economico che comportano le diverse modalità di erogazione delle cure utilizzate al CRO di Aviano e allo IOV di Padova. Veneto e Friuli intendono poi avviare, anche attraverso un programma europeo interregionale con la Slovenia, la formazione dei professionisti che effettuano le ispezioni e propongono lo scambio dei valutatori a livello di gruppo strutturato delle Regioni del Nordest. In tema di formazione, sul tavolo c'è l'ipotesi di aprire agli studenti friulani dei corsi di laurea per assistenti sanitari di Conegliano, mentre il Friuli potrebbe mettere a disposizione dei veneti l'offerta formativa di lauree sulla prevenzione. Sandri e Kosic hanno inoltre condiviso l'opportunitá di riunire attorno a un tavolo (forse a gennaio a Venezia) le 4 università interessate.

Per quel che riguarda la raccolta delle cellule da cordone ombelicale e le staminali, i tecnici delle due Regioni hanno redatto una bozza di accordo, da approvare con rispettive delibere di Giunta, «per l'utilizzo della Banca del sangue del cordone ombelicale di Padova per gli aspetti di bancaggio». Mentre sul versante dell'assistenza ai pazienti con disturbi alimentari, si lavora a un protocollo d'intesa che consenta di mettere in comune risorse, esperienze e ricerca. Qui il nodo è rappresentato dai numerosi pazienti che si spostano dal Friuli al Veneto per sottoporsi a ricovere nelle strutture di Portogruaro e Vicenza. Le due Regioni hanno infine condiviso l'esigenza di uno stretto rapporto per definire metodologie e modalità integrate e coordinate di lavoro sul piano europeo.

di Celestina Dominelli

Aggiornata il 16 maggio 2013