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Salute: come ridurre i fattori di rischio nei comuni

2 dicembre 2008

Udine, 2 dic - La proposta di un progetto di condivisione e coordinamento inerente la pianificazione territoriale e la valutazione ambientale strategica finalizzato a promuovere e valorizzare la salute è emersa dal convegno svoltosi a Udine, nell'Auditorium della Regione, che aveva per tema 'I determinanti di salute in ambito urbano', organizzato dalla direzione centrale Salute e Protezione Sociale.

A farsene promotore è stato il vicepresidente nazionale di Federsanità-ANCI, Giuseppe Napoli, raccogliendo i contributi emersi nel corso dei lavori.

Sulla rilevanza di tali obiettivi hanno concordato anche gli altri relatori, amministratori locali, rappresentanti di aziende sanitarie, esperti di architettura e urbanistica, e di salute pubblica, anche di altre realtà regionali come l'Emilia Romagna e il Veneto.

Si tratta di mettere in relazione sulle tematiche collegate alla qualità della vita nei centri abitati, da quelli più piccoli alle grandi città, la Regione, il sistema sanitario, il sistema delle Autonomie Locali, nonché quelli del 'Welfare' e della viabilità.

Occorre, è stato detto, valorizzare adeguatamente il ruolo dei Comuni per la programmazione sanitaria e sociosanitaria, anche in raccordo con tutte le istituzioni e associazioni interessate.

Inoltre, se i Comuni, anche più piccoli, debbono essere messi nelle condizioni di sostenere un'offerta di servizi adeguata, vanno superati i campanilismi compiendo un salto di qualità di carattere culturale, affinché sia possibile attuare un'efficace politica di prevenzione, promozione della salute e soprattutto d'informazione ai cittadini.

Per esempio, è stato detto, sostanziale è l'educazione alimentare fin dall'infanzia nella formazione dei futuri cittadini, accanto alla progettazione di spazi urbani verdi e percorsi ciclopedonali adeguati, che consentano a tutti i cittadini di praticare uno stile di vita adeguato.

Tornando al ruolo degli amministratori comunali, in questi anni, è stato evidenziato, è cresciuta la loro responsabilizzazione e attenzione, rispetto ai problemi della salute, collegati anche al progressivo invecchiamento della popolazione e all'accrescimento dei fattori di rischio.

Serve dunque una pianificazione territoriale integrata, che consenta ai soggetti interessati di dialogare e di programmare correttamente, evitando sprechi anche investendo di più sulla prevenzione. In questo senso, per esempio, è già attiva, tra le altre, la Rete Città Sane-OMS, che coinvolge una cinquantina di Comuni anche nella nostra Regione.

A conclusione dei lavori, nel corso dei quali si è svolta anche una tavola rotonda, la coordinatrice del progetto formativo sui 'Determinanti della salute', Clara Pinna, della direzione centrale Salute e Protezione Sociale, ha annunciato la costituzione di un gruppo di lavoro che avrà il compito di concretizzare le proposte emerse e favorire tra l'altro una progettazione dei centri abitati sempre più adeguata alle esigenze della salute e della sicurezza.

ARC/Carlo Morandini

fonte www. regione. fvg. it

Aggiornata il 16 maggio 2013