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Salute: beltrame su progetto "con gli occhi del cittadino"

27 febbraio 2007

'Parte da uno degli obiettivi strategici del Piano sanitario e socio-sanitario regionale 2006-08 il progetto 'Con gli occhi del cittadino-l'Audit civico nel servizio sanitario regionale', che risponde alla scelta dell'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia di assicurare trasparenza all'azione dell'apparato, ma consentirà nel contempo alla Regione di monitorare con concretezza ed efficacia il sistema, per migliorarlo e ottimizzare così la sicurezza sanitaria dei cittadini'.

Così l'assessore regionale alla Salute e Protezione Sociale, Ezio Beltrame, ha commentato l'iniziativa, presentata oggi ad Udine attuata dall'Agenzia regionale della Sanità per valutare il punto di vista dei cittadini rispetto al sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia.

Punto di vista che verrà esaminato attraverso due strumenti a disposizione degli esperti, in modo da poter intervenire, attraverso le segnalazioni, ove sia necessario, per una sanità ancor più efficiente.

Il primo strumento è quello definito dall'Organizzazione mondiale della Sanità e denominato 'Responsiveness'(rispondenza alle aspettative). L'altro è l'Audit civico, ideato da CittadinanzAttiva, organizzazione nazionale che si occupa dei diritti del cittadino.

Secondo Beltrame, il sistema sanitario regionale costituisce 'un insieme delicato, nel quale, purtroppo, spesso risaltano le poche cose che non funzionano rispetto a tutte le altre che invece rispondono con efficacia alle esigenze della popolazione'.

'Assicurare trasparenza al sistema - ha precisato l'assessore - significa dunque far emergere le qualità della sanità regionale e questo metodo è già stato avviato con la costituzione del Tribunale del malato; ora l'Audit civico consentirà invece di comprendere con ancor maggiore esattezza che cosa occorre ai cittadini sotto il profilo sanitario'.

Le segnalazioni che perverranno alla Regione attraverso l'Audit civico, metodo definito da Beltrame 'molto tecnico e preciso', e che si avvarrà di indagini a campione e di interviste svolte da persone esterne, permetteranno infatti alla stessa Amministrazione del Friuli Venezia Giulia di ottimizzare le strutture e i servizi.

L'Audit civico che si sta per avviare nel Friuli Venezia Giulia costituisce un'esperienza unica in Italia e pone ancora una volta la Regione in una posizione leader nel settore.

Il seminario è stato introdotto dall'illustrazione di Giorgio Simon, dell'Agenzia regionale della Sanità, del metodo valutativo ora adottato, che si ispira alla Carta europea dei Diritti del malato.

Carta che sancisce il diritto all'accesso, all'informazione, al consenso, al rispetto della privacy e della confidenzialità, al rispetto dei tempi dei pazienti e degli standard di qualità, alla sicurezza e all'innovazione, a evitare le sofferenze e il dolore non necessari, a un trattamento personalizzato e al diritto di reclamo e di risarcimento.

Come funzionerà l'Audit civico? 'Il cittadino il quale ha avuto contatti con il sistema sanitario - ha spiegato Simon - esprimerà le proprie valutazioni'.

Saranno poi anche le associazioni dei cittadini a valutare il sistema sanitario con strumenti standard, mentre le segnalazioni dei cittadini entreranno a far parte del programma di governo clinico.

In tal modo i cittadini potranno partecipare in maniera responsabile alla gestione della sanità, e a loro volta disporre di tutte le informazioni relative all'apparato.

Nel corso del seminario sono intervenuti Alessio Terzi, vicepresidente nazionale di CittadinanzAttiva, per delineare i programmi nazionale e regionale della sua associazione, mentre Franco Bagnarol, presidente regionale del Mo. VI-Movimento di Volontariato Italiano, si è soffermato su volontariato e vocazione.

Il coordinatore regionale del Tribunale dei Diritti del Malato, Giuseppe Morandini, ha poi sostenuto il ruolo del cittadino, attivo e protagonista in sanità, mentre Caterina Dolcher, difensore civico del Friuli Venezia Giulia, ha spiegato il ruolo del suo istituto a tutela dei cittadini.

ARC/Carlo Morandini

Aggiornata il 16 maggio 2013