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Salute: beltrame, nel 2006 saranno operativi pdz e pat entro l’anno, la giunta regionale vuole arrivare ad approvare il secondo piano sociosanitario integrato (dopo quello del 1988) ed il primo piano di interventi sociali.

15 marzo 2005

Nel corso del 2005 - ha infatti annunciato l’ assessore a Salute e Protezione sociale, Ezio Beltrame - saranno ultimati i Piani di Zona (PDZ) e i Programmi delle Attività Territoriali (PAT) che dovranno essere pienamente operativi già nel 2006. Considerati parte fondamentale della riprogrammazione sociosanitaria, contribuiranno in questo modo a costruire un nuovo welfare universalistico e solidale che, se ben organizzato, può diventare anche un vero e proprio motore dello sviluppo sociale ed economico.

Un concetto pienamente condiviso dal presidente dell’ Istituto per la Ricerca Sociale di Milano, Emanuele Ranci Ortigosa, che ha definito la costruzione di un soggetto di governo delle politiche sociali, con i PDZ, un obiettivo fondamentale che vede il Friuli Venezia Giulia tra le Regioni leader in Italia.

Non a caso, dal convegno ¨ Programmi delle attività territoriali e Piani di zona¨, organizzato a Udine dalla Direzione regionale a Salute e Protezione sociale e dall’ Agenzia regionale della sanità (ARS), è emerso, anche nelle conclusioni di Beltrame, che il Friuli Venezia Giulia non parte da una situazione di eccessivo disagio sia in campo sociale che in campo sanitario.

Potenziare il territorio dev’ essere una strategia e non demagogia, è l’ ammonimento del direttore dell’ ARS, Gino Tosolini, ed il raggiungimento degli obiettivi futuri passa attraverso qualità e professionalità, ovvero dalla massima concentrazione sulle priorità e dalla motivazione delle migliori energie di tutto il sistema.

L’ integrazione sociosanitaria è realtà già da parecchio tempo in Friuli Venezia Giulia, ha asserito Beltrame, ma l’ impulso decisivo è giunto grazie alla legge 23 del luglio 2004. Manca ancora, ed è su questo che si sta lavorando, l’ integrazione con le politiche della casa, dei trasporti e della formazione.

Nulla è stato o verrà stravolto, ha insistito l’ assessore, perché il modello istituzionale va rafforzato ed affinato dotandolo di strategia complessiva all’ insegna di una sempre più profonda responsabilizzazione di tutti i soggetti ed a tutti i livelli, arrivando a governare la domanda piuttosto che a promuovere l’ offerta.

Per centrare gli obiettivi vanno, tra l’ altro, definiti nuovi strumenti, ha aggiunto Beltrame, soffermandosi in particolare sugli interventi a favore degli anziani e sul reddito di cittadinanza che aveva contraddistinto l’ intervento di Franco Rotelli, direttore dell’ Azienda per i servizi sanitari (ASS) di Trieste.

 

ARC/FC

 

 

 

 

Aggiornata il 16 maggio 2013