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Sabato 27 settembre, a Pagnacco, convegno su "Aspetti medici e legali nell’”anziano fragile”, confronto multidisciplinare e progetto “Dina Scalise”

REDAZIONE

25 settembre 2014

“Aspetti medici e legali nella gestione dell’”anziano fragile”, il futuro possibile per il paziente affetto da demenza” è questo il tema del convegno che si terrà sabato prossimo, 27 settembre, inizio ore 9, presso la sala Madrassi del Seminario Interdiocesano di via Castellerio a Pagnacco (UD).

Scopo del convegno, di cui il responsabile scientifico è la dott.ssa Anna Scalise del Dipartimento di Neuroscienze – SOC Clinica Neurologica e Neuroriabilitazione – dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria "S. Maria della Misericordia di Udine", sarà affrontare la patologia attraverso una angolazione diversa dal solito e di pressante attualità: la gestione medico, assistenziale e legale del paziente. Il contesto sociale in cui viviamo ci ha portato ad assistere al progressivo allungamento della durata media della vita e al calo, a volte drammatico, della natalità.

La giornata di approfondimenti è realizzata con il patrocinio dell’Associazione italiana di psicogeriatria, della Regione FVG, di Federsanità ANCI FVG, dell’Ordine dei medici e chirurghi della provincia di Udine, della Provincia di Udine e del Comune di Pagnacco (UD).

“Il numero degli anziani è in crescita costante – illustra Scalise - mentre quello dei giovani è in progressivo calo. La demenza è una sindrome clinica che si manifesta con decadimento delle funzioni corticali superiori frequentemente associato a disturbi psicologici e del comportamento. È una patologia progressiva correlata all’età, quindi in aumento esponenziale. Ha una durata media di circa 10 anni, con forti risvolti sociali e legali, un carico assistenziale complesso dalla diagnosi fino a fine vita del paziente".

Dovere della società è, quindi, preparare un ambiente adeguato dove ogni persona possa vivere con dignità e pienezza ogni tappa della vita. Singoli, famiglie, scuola, governi e organizzazioni dovrebbero assumere un ruolo attivo in conformità con il principio della sussidiarietà.
Il contributo di esperienza che gli anziani possono apportare al processo di crescita ed umanizzazione della nostra società e della nostra cultura è fondamentale per i giovani, che viceversa sono uno stimolo continuo e insostituibile alla vitalità degli anziani.

Maggiore attenzione va, quindi, rivolta all’anziano nella sua fragilità sin da quando inizia a manifestare i primi segni di deflessione delle performance cognitive. Nel corso del convegno saranno analizzati e discussi gli aspetti salienti della demenza: neurologico, psichiatrico, geriatrico, neuropsicologico, legale ed economico. Dal confronto costruttivo degli esperti presenti si passerà ad alcune proposte concrete per la gestione del paziente fragile sul territorio. A conclusione dei lavori la parola passerà alle istituzioni che in un confronto aperto proveranno ad inquadrare le problematiche locali, ad analizzare i progetti proposti e a delineare le possibili linee guida per il futuro. L’evento è inserito nel programma di educazione continua in medicina per 100 partecipanti delle seguenti professioni: medici chirurghi, psicologi, farmacisti e infermieri.

Dal confronto costruttivo degli esperti presenti si passerà ad alcune proposte concrete per la gestione del paziente fragile sul territorio. In particolare, verrà presentato il “Progetto "Dina Scalise": lo scambio intergenerazionale dell'educazione alla vita” che si basa su uno scambio\condivisione di momenti di vita quotidiana fra le due diverse generazioni, i giovani e gli anziani, nel laboratorio del futuro della nostra società: la scuola. Stare insieme in maniera attiva, occupati in attività congiunte, modifica la relazione intergenerazionale educando entrambi gli interlocutori alla condivisione della vita. I giovani svilupperanno una rinnovata empatia verso gli anziani che stimolati e coinvolti manterranno e proteggeranno il loro benessere fisico, psichico, cognitivo ed emozionale”.

Per la comunità il progetto “Dina Scalise” propone uno scenario futuribile in cui lo stato sociale possa trovare al suo interno le condizioni per un benessere sanitario, culturale e sociale, basato sul sostegno e la fruizione delle sue risorse più importanti: i giovani e gli anziani.

Nel pomeriggio, a conclusione dei lavori si terrà la tavola rotonda con rappresentanti di istituzioni, associazioni e federazioni che, tramite un confronto aperto, proveranno ad inquadrare le problematiche locali, ad analizzare i progetti proposti e a delineare le possibili linee guida per il futuro.


Programma
 

Aggiornata il 25 settembre 2014