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Qualità dell'assistenza e sostenibilità dei sistemi sanitari pubblici per migliorare i risultati di salute per i cittadini. Utili indicazioni dal convegno internazionale "Le Radici del Futuro". Targa al pioniere prof. Franco Perraro

REDAZIONE

3 giugno 2015

«Due giornate intense ed entusiasmanti perché tramite le esperienze internazionali sono state fornite indicazioni utili per il futuro della qualità e sostenibilità dei sistemi sanitari pubblici di Regioni e Paesi». Così il professor Franco Perraro (83 anni), pioniere della qualità dell’assistenza, uno dei fondatori dell’International society for quality in health care, cui si deve la creazione della Società italiana per l’assistenza sanitaria a Udine (1985), ha concluso i lavori di “Health Care Quality – Le radici del futuro” Trentnnale ISQua – International Society for Quality (1985 -2015) che si è tenuto a Udine (29 e 30 maggio). Da parte sua il presidente della SIQUAS VRQ, Andrea Gardini, ha dichiarato : “Abbiamo capito che, anche in tempi di crisi e "sostenibilità" è sempre possibile migliorare la qualità delle cure per la salute di tutte le persone che ne hanno bisogno, fondamentale è cambiare il modo di pensare e “fare squadra” a livello interdisciplinare.
E stato questo il leit motiv della due giorni di seminari, incontri, percorsi ed eventi che ha riportato a Udine e in Friuli Venezia Giulia, da tutto il mondo, i fondatori della Società Internazionale della qualità (ISQua) e oltre un centinaio di esperti, professionisti, operatori e studenti da tutta l’Italia.
Il convegno ha costituito un’occasione straordinaria per rinnovare gli impegni originari, raccontare il percorso fatto e le buone pratiche realizzate nei diversi Paesi europei e negli U.S.A . In sintesi, con i diversi contributi è stato fatto il punto sul presente e sulle prospettive della qualità e sostenibilità dei sistemi sanitari pubblici. Dal confronto tra sistemi sanitari e sociosanitari sono emerse le vie per progettare, misurare, valutare, migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria con crescente attenzione per i temi della Salute pubblica, della Ricerca e della Formazione, in stretta connessione con le politiche locali e nella prospettiva dell’integrazione tra diverse istituzioni e professionisti, tramite strategie interdisciplinari, attuando nel quotidiano i principi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il convegno e le iniziative collegate sono state promosse dalla SIQUAS VRQ, tramite l’attivissimo presidente, Andrea Gardini e realizzate con la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia e Federsanità ANCI FVG, con il patrocinio di : Azienda Ospedaliera Universitaria di Udine – AAS n.4 Friuli Centrale, Università e Comune di Udine, Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Udine, collegio IPASVI della provincia di Udine e associazioni "Slow Medicine" e "Gino Tosolini", con il sostegno di AIOP – Associazione italiana ospedalità privata- sede del Friuli Venezia Giulia e la collaborazione dell'Agenzia Turismo FVG.

La due giorni ha preso il via con l’emozionante consegna della targa del Comune di Udine al prof. Franco Perraro, figura storica della sanità regionale, fondatore della SIQuas VRQ, da parte del sindaco Furio Honsell, presidente della Rete Città Sane FVG (OMS). Nel suo intervento l’assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca ha evidenziato come la strategia “pionieristica” e lungimirante dell’ISQua e dei suoi principi cardine sia ancor oggi molto attuale tanto che gran parte dei principi ispirano anche la riforma del SSR (L.R.17/ 2014) che si pone come obiettivo prioritario il miglioramento dei risultati di salute per i cittadini, proprio in attuazione dei principi della qualità delle cure e dell’assistenza e della centralità della persona.

Al convegno, presso la sede della Regione a Udine, hanno espresso grande interesse e partecipazione, la consigliera regionale, Silvana Cremaschi, il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Udine, Mauro Delendi, il presidente di Federsanità ANCI FVG, Giuseppe Napoli. Notevoli i contributi e le indicazioni per il futuro fornite dagli esperti stranieri, fondatori dell’ISQUA : Hannu Vuori, iniziatore, con l'OMS delle prime esperienze di Quality assurance, Evert Reerink, già direttore del CBO olandese, Bill Jessee, già vice direttore della formazione della Joint commission americana, Elma Heidemann, direttrice per molti anni di Accreditation Canada e coordinatrice del gruppo di accreditamento dell'ISQua, Agnes Jacquerie, due libri sulla qualità nel nursing, oggi facilitatore di accreditamento degli ospedali francesi del Belgio, Rosa Sunol, direttrice dell'Istituto Avedis Donabedian dell'Università di Barcellona, attivo da 26 anni in supporto alle strutture sanitarie spagnole e, da qualche tempo, dei paesi latino americani, Charles Shaw, una vita dedicata a studiare e promuovere l'accreditamento, Lluis Bohigas, economista, già direttore generale del ministero della Sanità della Spagna.

Il confronto con le attuali esperienze regionali e italiane è stato fornito dagli autorevoli commentari Silvio Brusaferro, direttore dipartimento di Scienze mediche e biologiche dell’Università degli Studi di Udine, la presidente del Collegio degli infermieri della provincia di Udine, Sabrina Spangaro e dell’”Associazione Gino Tosolini”, Nicola D’Andrea e Carlo Favaretti, segretario e componente Comitato direttivo Centro di Ricerca e Studi sulla Leadership in Medicina, Università Cattolica “Sacro Cuore” di Roma.
A breve gli atti e le registrazioni delle relazioni (in italiano e inglese) saranno disponibili sul sito internet www.siquas.it
 

Aggiornata il 3 giugno 2015

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