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Piano anti liste d’attesa

29 gennaio 2006

30 gennaio fonte Doctornwes

Primo piano

 

Un piano che coinvolge in prima persona Regioni e Asl, alle quali saranno devoluti ben 2 miliardi di euro

Un piano nazionale per tagliare le liste di attesa in sanita’. A partire da luglio saranno infatti 100 le prestazioni, ritenute prioritarie, per le quali dovranno essere ridotti i tempi di attesa. E’ quanto prevede il piano nazionale, presentato a Roma dal ministro della Salute Francesco Storace, e previsto dalla Finanziaria 2006.

 

Un piano che coinvolge in prima persona Regioni e Asl, alle quali saranno devoluti ben 2 miliardi di euro, previsti dalla manovra finanziaria, ma solo se taglieranno i tempi. Fra le altre misure del piano, anche l’istituzione di una Commissione nazionale sull’appropriatezza delle prescrizioni.

 

Il Piano anti-liste di attesa è stato già inviato alla Conferenza Stato-Regioni, che dovrà pronunciarsi entro il 30 marzo. Le regioni avranno tre mesi per elaborare un Piano attuativo regionale, con l’elenco dei tempi massimi entro i quali devono essere garantite le 100 prestazioni prioritarie, in relazione, ovviamente, alla situazione clinica del paziente e alla capacità di erogazione del servizio da parte di ogni Asl. Dal primo luglio, dunque, il piano entrerà a regime. Questi i principali punti:

 

COMMISSIONE NAZIONALE SU APPROPRIATEZZA PRESCRIZIONI: La Commissione, sarà istituita entro febbraio 2006, e sarà composta da esperti di medicina generale, assistenza specialistica ambulatoriale e assistenza ospedaliera, delle Regioni e del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti. La Commissione, a livello nazionale, dovrà monitorare il fenomeno e predisporre Linee Guida per fissare criteri di priorita’ e appropriatezza delle prescrizioni delle prestazioni.

 

PIANO E CUP REGIONALI - Le Regioni devono elaborare un piano programmatico di contenimento delle liste di attesa. E devono attivare (o completare laddove gia’ esista) un Centro Unico di Prenotazione (Cup).

 

PER MEDICI DI FAMIGLIA UNA ’PASSWORD’ PER LE PRENOTAZIONI - Una ’fetta’ delle prenotazioni sara’ riservata ai medici di famiglia e pediatri che avranno ’un accesso privilegiato’, attraverso una ’password’ nel Cup. In questo modo potranno prenotare prestazioni ’urgenti’ per i loro pazienti nella Asl di riferimento.

 

100 PRESTAZIONI GARANTITE ENTRO UN TEMPO MASSIMO DA OGNI ASL - Vengono individuate a livello locale 100 prestazioni prioritarie che la Asl deve garantire al cittadino, in strutture pubbliche o accreditate, nei tempi di attesa fissati dalla Regione. Se la Regione non ha fissato, entro il 30 giugno, i tempi e le prestazioni, si fa riferimento a quelli fissati dal ministero della Salute.

 

RESPONSABILITA’ DEL DIRETTORE GENERALE DELLA ASL - Il direttore generale della Asl deve garantire la prestazione al cittadino. E per questo deve prendere iniziative e accordi con le strtture sanitarie pubbliche o accreditate del suo territorio di riferimento, affinché uno o piu’ centri garantiscano la prestazione entro i limiti di tempo. Il cittadino sapra’ cosi’, con certezza, presso quale struttura trovera’ risposta alla sua esigenza.

 

SE ASL ’RITARDA’ AL CITTADINO PRESTAZIONE GRATIS DA PRIVATI IN INTRAMOENIA - Con questa misura si attua una ’piccola rivoluzione’ nel sistema. Se finora, infatti, il cittadino doveva pagare di tasca propria la prestazione in regime di intramoenia, oggi la Asl, che non riuscira’ a garantire la prestazione entro il tempo massimo stabilito, puo’ in ultima analisi prevedere una prestazione di questo genere ma a proprio carico (il cittadino paghera’ eventualmente solo il ticket). Infatti, l’Azienda sanitaria locale potra’ usufruire delle prestazioni libero professionali nei confronti dell’azienda stessa da parte del proprio personale dipendente, fuori dall’orario di servizio.

 

Aggiornata il 16 maggio 2013