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Martedì 5 novembre alla GE.TUR di Lignano il convegno su mobilità turistica internazionale ed assistenza sanitaria transfrontaliera

REDAZONE

4 novembre 2013

L'iniziativa è organizzata dalla Regione Friuli Venezia Giulia e GE.TUR Lignano Sabbiadoro, in collaborazione con il Coimune di Lignano Sabbiadoro, ASS n. 5 Bassa friulana, Federsanità ANCI FVG e Friuli Venezia Giulia Italia. Interverranno rappresentanti delle istituzioni e del sistema sanitario ed esperti, concluderà i lavori l'assessore regionale alla salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia, Maria Sandra Telesca. Sicurezza, mobilità internazionale, libertà di circolazione, libertà di scelta e di accesso alle cure, quali obiettivi fondamentali delle politiche a livello internazionale, europeo, nazionale e regionale. La mobilità di pazienti transfrontalieri è un fenomeno in aumento. Secondo l’esecutivo della UE la spesa, dei 27 Paesi membri, per la mobilità sanitaria transfrontaliera è valutabile nell’ordine di grandezza di 10 miliardi di euro annui. La Direttiva 2011/24/UE sui diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera sulla quale la Regione FVG ha deliberato lo scorso 25 ottobre (a livello nazionale sarà recepita entro il 4 dicembre) si propone di agevolare l’accesso ad un’assistenza sanitaria sicura e di qualità nella Unione Europea e questo potrà indurre rilevanti modifiche negli attuali scenari sociosanitari e della mobilità delle persone.
In un mercato globale in cui sempre più persone si muovono per turismo, lavoro oppure vivono dividendosi tra due o più Paesi, il Friuli Venezia Giulia può e dovrebbe sapersi collocare come meta privilegiata per una vacanza o per dimora.
L’eccellenza delle prestazioni e l’assistenza erogate nelle strutture sanitarie di riferimento nel territorio rappresentano un importante, in caso di necessità il più importante, biglietto da visita del Servizio Sanitario Regionale e quindi della Regione. La persona che ha l’esigenza di accedere ai servizi sanitari, spesso si trova in un momento di vulnerabilità, fragilità e bisogn, questo è sentito in modo più intenso se non si è residenti. Per il “turista”, il come viene percepita, nel luogo di villeggiatura, la qualità dell’assistenza ricevuta o che potrebbe ricevere nel caso di necessità, può ampliare o restringere la sensazione di “sicurezza” e quindi influire sulle scelte della meta per le proprie vacanze.
Il progresso di un territorio e le sue capacità di attrazione possono dipendere anche dalle abilità intrinseche di fare “sistema” e di adattarsi, o innovando, saper anticipare l’evoluzione dei contesti internazionali per poter essere sempre più competitivi.
Pertanto, il riuscire a coniugare le eccellenze sanitarie con l’offerta turistica è sicuramente uno degli aspetti qualificanti, come pure il saper andare incontro alle esigenze specifiche della persona, del turista italiano e straniero, nonché per le strutture erogatrici dei servizi, la capacità di adattamento organizzativo alla stagionalità.
I progetti e le collaborazioni sociosanitarie transfrontaliere, rappresentano un “valore aggiunto” in Sanità e come parte della “Global Health Diplomacy”, agevolano la creazione, o l’ampliamento di rapporti e cooperazioni tra Stati favorendo nel contempo lo sviluppo delle
relazioni diplomatiche ed economiche. In tali scenari trovano collocazione: l’Accordo tra Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia e Casse mutue tedesche per favorire un assistenza medica pubblica facilmente accessibile e di alto livello a “turisti” germanici. I progetti di cooperazione internazionale nel campo dei problemi alcool correlati a cui partecipano enti ed associazioni regionali. Il progetto HoNCAB “Support creation of pilot network of hospitals related to payment of care for cross border patients”, cofinanziato dalla Commissione Europea e dal Ministero della Salute (a cui partecipano l’Azienda per i Servizi Sanitari n° 5 “Bassa Friulana”, l’Azienda ospedaliero universitaria S. Maria della Misericordia di Udine e l'Università degli studi di Udine, al quale potranno aderire le altre realtà sanitarie regionali) nonché altri progetti e tematiche internazionali in cui sono coinvolte le istituzioni sanitarie e realtà di vari settori della Regione Nel loro insieme tali progettualità, possono essere considerate e rappresentare un insieme di esperienze, best practice ed eccellenze, che il sistema salute porta in dote al sistema sovraordinato quale si può considerare il sistema Regione nel suo complesso. La salute in tutte le politiche come concetto fondamentale per uno sviluppo sociale equo, sostenibile e come spunto per delle possibilità di integrazione di aspetti/settori apparentemente separati e distanti. Riuscire ad associare sanità/turismo/apertura all’internazionalizzazione può essere una dimostrazione di capacità innovativa, proattiva ed un obiettivo sfidante per una comunità/regione che nel corso dei secoli è sempre stata coinvoltà nelle relazioni, nella mediazione e nella collaborazioni tra popoli e culture diverse. Inoltre, per quanto riguarda specificatamente il settore turistico dell’intera regione, settore in cui opera anche GeTur, l’analisi dei determinanti delle scelte turistiche a livello internazionale e nazionale (ricomprendendo tra essi anche la percezione dell’utente sulla “sicurezza intrinseca di un luogo” e le motivazioni dello scegliere di recarsi in una data località anziché in un’altra), collegata all’aspetto “salute”nella sua accezione più ampia possibile, può dare utili indicazioni per eventuali rimodulazioni di un sistema integrato di offerta turistica. Ricomprendendo, tra gli aspetti “turistici” collegati alla “salute”: il turismo inclusivo (bambini, anziani, diversamente abili..); l’educazione al movimento ed a una sana alimentazione (con valorizzazione delle specificità enogastronomiche); il benessere e il termalismo; il poter fruire delle specificità e delle bellezze geografiche -storicoculturali di un
territorio.

Programma

Aggiornata il 4 novembre 2013