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Kosic, precisa volontà di rafforzare cure primarie

24 settembre 2010

Trieste, 24 set - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha la precisa volontà di migliorare la qualità dell'assistenza nel campo delle cure primarie, e lo vuole fare attraverso il confronto sereno con le organizzazioni sindacali della medicina generale. Su questo presupposto sono state avviate già lo scorso aprile le trattative per gli integrativi regionali, basate sulla volontà di recepire i contenuti innovativi dell'Accordo nazionale, inserendovi aspetti strettamente legati alle strategie indicate dal Piano sociosanitario regionale. Parallelamente, proprio per quanto riguarda la parte economica, nel corso della riunione dell'esecutivo dello scorso 16 settembre sono state destinate al contratto integrativo risorse aggiuntive rispetto a quanto previsto dall'accorso nazionale per il biennio 2008-2009.

Lo precisa l'assessore regionale alla Salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali, Vladimir Kosic, in riferimento alla protesta attuata ieri a Grado da molti medici, in occasione di un evento di formazione.

In diversi incontri, ricorda l'assessore, abbiamo approfondito e parzialmente risolto aspetti specifici del contratto: rappresentatività sindacale e composizione e funzionamento del Comitato regionale e del Comitato aziendale; ambiti territoriali, rapporto ottimale, massimale di scelte e deroghe, forme associative, collaboratori di studio, sostituzioni. Trattate anche, su richiesta sindacale, le situazioni di applicazione dell'integrativo in particolari ambiti territoriali o le disposizioni in materia di rapporti tra studi di medicina generale e attività specialistica libero professionale, con la proposta della Direzione di favorire maggiore flessibilità nell'applicazione delle disposizioni nazionali.

Abbiamo anche cercato soluzioni per agevolare i professionisti con minore scelte in carico, aggiunge Kosic, ricordando che è stato specificamente proposto che le Aziende possono affidare, in via prioritaria, in tutti i distretti regionali, ai medici con un numero di scelte inferiori al rapporto ottimale dell'ambito, lo svolgimento di attività integrative per funzioni o per compenso orario.

L'impegno a garantire una maggiore qualificazione dei servizi erogati dai medici di famiglia è chiaro anche sul fronte delle forme associative e dei collaboratori di studio: sono state infatti accolte le istanze, presentate entro la fine dello scorso anno, finalizzate ad ottenere il riconoscimento di indennità relative alla medicina di gruppo, al collaboratore di studio e al personale infermieristico. E' stato anche previsto che le Aziende possano destinare ulteriori indennità per nuove forme associative o per assunzioni di personale di studio.

Per quanto riguarda il Ceformed, il Centro regionale di formazione per l'area delle cure primarie, Kosic assicura che ogni misura adottata finora ha carattere strettamente transitorio, pur senza incidere su aspetti organizzativi, in attesa del suo previsto riordino, su cui verrà avviato il necessario confronto con le organizzazioni sindacali della medicina convenzionata. E' infatti ormai indifferibile adattare la struttura organizzativa al nuovo assetto del Servizio sanitario regionale, razionalizzandone l'organizzazione interna, sovradimensionata ed eccessivamente complessa, per accrescerne l'efficienza.

Anche per queste ragioni il Cefomed, continua ancora l'assessore regionale alla Salute, a dicembre 2009 è stato incardinato nell'Azienda per i servizi sanitari 2 Isontina, che ne cura la gestione amministrativa e finanziaria, ferme restando le funzioni di indirizzo in capo alla Direzione centrale.

E sempre in attesa del riordino si è comunque provveduto a designare provvisoriamente i componenti dell'esecutivo e il direttore scientifico.

Per quanto riguarda infine la trasmissione telematica della certificazione di malattia, si è fatta (assieme ad altre Regioni) la precisa scelta di attivare un sistema di accoglienza regionale (SAR), già attivo, che sta dimostrando la sua funzionalità, viste le già numerose certificazioni trasmesse.

Abbiamo anche tempestivamente segnalato al Ministero della Salute - conclude l'assessore - le difficoltà tecniche di collegamento on line, particolarmente accentuate in area svantaggiate dove sussiste il 'digital divide', che la Giunta regionale è impegnata a superare, nel rispetto delle vigenti normative europee e nazionali.

ARC/PPD

Aggiornata il 16 maggio 2013