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Il Friuli invecchia sempre di più: raddoppiati gli ultra ottantenni

Messaggero Veneto

11 settembre 2018

UDINE Con un’età media di 47,3 anni e un indice di vecchiaia del 212,7 per cento, il Friuli Venezia Giulia si conferma la seconda regione più vecchia d’Italia dopo la Liguria, regione che detiene anche il primato europeo. Secondo i dati Istat relativi al 2018, in regione un cittadino su quattro ha più di 65 anni (il 26 per cento).


Gli ultra ottantenni sono raddoppiati in Italia e in regione sono oltre 97 mila su una popolazione di un milione 214 mila e 865 persone (in flessione). Nel 2017 gli over 80 erano 95 mila 226.

In Italia, invece, tra il 1991 e il 2018 sono più che raddoppiati gli ottantenni. Dal confronto dei dati del Censimento della popolazione del 1991 con quelli del primo gennaio 2018 si nota il forte aumento della popolazione anziana (65 anni e più) in termini sia assoluti (da 8,7 milioni a 13,6 milioni) sia percentuali rispetto al totale di popolazione (dal 15,3 per cento al 22,6).
In particolare, raddoppia la popolazione di 80 anni e oltre (da 1 milione 955 mila a 4 milioni 207 mila) che rappresenta ormai il 7 per cento della popolazione totale residente. Nello stesso periodo, diminuisce di quasi un milione di unità la popolazione con meno di 15 anni (dal 15,9 per cento al 13,4 del totale della popolazione) e di oltre 300 mila unità quella di 15-64 anni (da 68,8 a 64,1).

L’età media, che alla data del Censimento 1991 era al di sotto dei 40 anni, nel 2018 supera i 45 anni, ma in Friuli Venezia Giulia arriva addirittura a 47,3.

Il processo di invecchiamento investe tutte le regioni d’Italia anche se con intensità differenti. Al Centro-Nord l’età media raggiunge i 46 anni, nel Mezzogiorno è di 44 anni.

Sono tendenzialmente in aumento anche le persone che hanno 100 anni e più: nel complesso ammontano a 15 mila 647 al primo gennaio 2018, i maschi sono poco oltre i 2 mila e 500, ovvero meno del 17 per cento. In Friuli Venezia Giulia gli ultracentenari sono 422.

Rispetto all’anno precedente, in Italia, si registra un calo di quasi 2 mila unità per questa fascia di popolazione. La flessione persiste dal 2016 e corrisponde all’anno in cui sono entrate nella classe di età “100 e più” le generazioni nate durante la Prima guerra mondiale, caratterizzate da un forte calo delle nascite dovuto al periodo bellico e dunque meno numerose in partenza di quelle che le hanno precedute o seguite.

La differenza tra i sessi, in termini di maggiore aspettativa di vita delle donne rispetto agli uomini, è ancora più evidente considerando le fasce di età estrema della popolazione: gli individui con almeno 105 anni sono mille e 91, di cui 951 femmine, ovvero l’87,2 per cento.

Le persone super-centenarie (110 anni e oltre) sono venti, quattro maschi e sedici femmine. A livello territoriale la popolazione di 105 anni e più risiede principalmente al Nord: 562 individui (di cui 501 donne) sono residenti nel Settentrione. Sono 189 (di cui 167 donne) i super anziani al Centro e 340 (di cui 283 donne) si trovano nel Mezzogiorno.

La regione con la più alta percentuale di individui di 105 anni e più è la Liguria (3,58 per 100 mila) nota per essere la regione più anziana dell’Unione europea. La donna più longeva vivente in Italia al primo gennaio 2018 (deceduta il 6 luglio dello stesso anno) era residente in Toscana, ma nativa della Sardegna, e nel mese di maggio aveva compiuto 116 anni.

Alla data del decesso era la decana d'Italia e d'Europa e la seconda persona vivente più longeva verificata al mondo. A oggi la donna vivente più longeva d’Italia ha superato i 115 anni e risiede in Puglia; l’uomo vivente più longevo ha quasi 110 anni e risiede nella provincia di Trento.

L’analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce: giovani da 0 a 14 anni, adulti da 15 a 64 anni e anziani dai 65 anni e oltre. In base alle diverse proporzioni tra quelle fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita in tre modi: di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana.

Dal 2002 a oggi la porzione di over 65 è passata dal 21,4 al 26 per cento, a discapito della fascia 15-64 anni (da 67,1 al 62 per cento). In leggera risalita i giovani (0-14 anni), da 11,5 a 12,3 per cento, ma quella leggera crescita non basta a togliere al Friuli Venezia Giulia l’etichetta che recita “popolazione regressiva”.

Aggiornata il 11 settembre 2018