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Gioco d'azzardo, sì del Tar Fvg agli orari per contrastare la ludopatia

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12 febbraio 2020

Il Tar del Friuli Venezia Giulia ha emesso una sentenza che disciplina in modo inequivocabile il gioco d'azzardo, stabilendo che 

la tutela della salute è prioritaria rispetto alla libertà d’impresa dei privati.


Il tribunale amministrativo regionale ha infatti respinto il ricorso della società titolare di una sala Videolottery a Fiume Veneto contro l’ordinanza 

sindacale operativa dal 2019 che limita gli orari delle attività legate al gioco - 13 ore al giorno per le sale dedicate e 8 per gli esercizi 

generalisti -. 

I sacrifici imposti agli esercenti e agli operatori del settore, riporta Agipronews, “appaiono ragionevoli e proporzionati alle prevalenti esigenze di 

tutela della salute”.

Secondo quanto stabilito dal Tar è il Comune in cui ha sede la sala giochi che deve porre in atto le misure necessarie a prevenire la 

ludopatiaNel caso di Fiume Veneto i limiti orari sono stati stabiliti sulla base della legge regionale sul gioco del 2014, che fissa proprio a 13 ore 

l’orario massimo di apertura delle sale (e 8 nel caso degli altri esercizi).


“Il provvedimento impugnato non presenta lacune istruttorie o profili di irragionevolezza” e anzi, concludono i giudici, costituisce “un ragionevole 

contemperamento degli interessi economici degli imprenditori del settore con l’interesse pubblico a prevenire e contrastare i fenomeni di patologia 

sociale connessi al gioco compulsivo”.

Aggiornata il 12 febbraio 2020