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Forte appello dei medici alla politica locale : l'ambiente sia il criterio delle decisioni pubbliche

REDAZIONE

3 dicembre 2013

Stiamo vivendo una transizione epidemiologica epocale. L'ambiente è così importante che dobbiamo accettare l'idea che non esiste una malattia che non sia ambientalmente indotta. Il che significa che l'inquinamento atmosferico, le radiazioni, i campi elettromagnetici (cellulari, ad esempio) le polveri sottili, i vari inquinanti, provocano cambiamenti radicali nello stato di salute, cambiamenti che si verificano addirittura già nella formazione del feto. Ecco perché la categoria medica, alla luce dei dati allarmanti della rapidità d'incremento delle patologie neurodegenerative, neoplastiche, del diabete di tipo 2 (molti i casi di persone di mezza età e addirittura di adolescenti affetti), e dell'obesità, formula un forte appello alla classe politica affinché l'ambiente entri a pieno titolo nell'agenda setting, in modo che le decisioni pubbliche vengano guidate dal criterio di salute pubblica. Il quadro, preoccupante, è emerso durante il convegno “Ambiente, salute e genoma: ruolo della medicina e del medico” organizzato dall'Ordine dei Medici di Udine in collaborazione con l'ISDE (Italia International Society of Doctors for Environment), con il patrocinio, tra gli altri, di Federsanità ANCI FVG, all'Auditorium Erdisu. “Politici, interessatevi dell'ambiente!”, ha esortato il presidente dell'Ordine, Maurizio Rocco, ricordando anche agli stessi camici bianchi di occuparsene, visto che, fra l'altro, è previsto specificamente nell'articolo 5 del Codice Deontologico, dunque si tratta di un dovere professionale ed etico. I medici friulani intendono porsi come gli interlocutori privilegiati di determinate scelte, “noi medici – puntualizza il Presidente – vogliamo fungere da promotori di iniziative volte a stimolare i politici e le istituzioni. Dobbiamo far capire ai nostri politici che l'ambiente induce le malattie”.

“Nel 2027 almeno una persona su 2 avrà il cancro”, ha affermato il presidente del Comitato scientifico ISDE, prof. Ernesto Burgio. Ad allertare i medici è anche il fatto che l'aumento del cancro non riguarda più l'età senile: “Purtroppo stanno crescendo i casi dei tumori giovanili, e addirittura quelli infantili, come attestano vari studi europei secondo cui ogni anno si registra oltre l'1 per cento in più all'anno di tumori infantili, entro il primo anno di vita”. Che cosa comporta questo dato? Che le modificazioni provocate dall'ambiente sulla nostra salute si verificano già a livello fetale: l'incremento delle malattie neurodegenerative e neoplastiche potrebbe essere la conseguenza della non perfetta programmazione genetica che avviene in utero”. Può essere che già i gameti stessi, sottoposti alle influenze ambientali, si stiano modificando (è la cosiddetta base genetica delle malattie). Anche il diabete di tipo 2 sta colpendo sempre di più i giovani. L'ambiente sta cambiando troppo in fretta e il network genomico sta andando in tilt.

Puntare sulla prevenzione, ha ribadito il direttore del Dipartimento di Scienze mediche e biologiche dell'Università di Udine, prof. Fabio Barbone secondo cui, alla luce della crescita delle sindromi metaboliche, è indispensabile stimare l'impatto al fine di ridurre la malattia attraverso strategie preventive. “Servono studi prospettici e anche studi prenatali, senza i quali non siamo in grado di sorvegliare adeguatamente il nostro territorio; è necessario valutare gli indicatori di esposizione ambientale”. Ormai, ha reso noto il direttore, “le malattie croniche rappresentano oltre la metà delle malattie mortali”. Secondo Barbone si devono sviluppare politiche finalizzate alla riduzione dell'inquinamento urbano, al miglioramento delle matrici ambientali, e allo sviluppo dell'attività fisica. Nel corso del convegno è stata delineata anche una disamina storico-filosofica da parte del coordinatore della Commissione di deontologia ed etica medica, Tiziano Sguazzero; mentre il Direttore del Dipartimento Arpa di Udine, Giorgio Mattassi, ha affrontato lo stato dell'ambiente nella regione FVG e i potenziali rischi per la salute umana, sottolineando il decadimento della qualità dell'ambiente.

A conclusione del convegno la tavola rotonda con il sindaco Furio Honsell e l'assessore provinciale alle Politiche sociali, Elisa Battaglia, presente in sala anche il presidente di Federsanità ANCI FVG, Giuseppe Napoli.

Ulteriori informazioni e aggiornamenti sul sito internet www.omceoudine.it

Aggiornata il 3 dicembre 2013