Federsanità ANCI FVG
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Finanziaria 2003 all’esame di sindaci e direttori delle aziende sanitarie. dal direttivo di federsanita’ a.n.c.i. f.v.g. un invito alla regione a costruire insieme un sistema sanitario piu’ omogeneo e integrato con il territorio

1 dicembre 2002

Amministratori locali e direttori delle aziende sanitarie sollecitano da parte della Regione una visione più realistica della spesa sanitaria e una maggiore omogeneità negli standard dei servizi e nella loro distribuzione nell’intera regione. E’ quanto emerso in occasione dell’ultimo Direttivo di FEDERSANITA’ ANCI FVG, presieduto da Giuseppe Napoli, che si è tenuto presso il Municipio di Palmanova.
“Emerge sempre più la necessità di passare dalla logica dei contributi economici a quella dei servizi erogati attraverso gli Ambiti socio –sanitari e le Amministrazioni comunali sviluppando maggiormente la rete dei servizi domiciliari – ha dichiarato il presidente, Giuseppe Napoli, illustrando il documento – proposta per la Finanziaria 2003. In sintesi, si tratta di rafforzare i Centri Diurni, i Centri per l’Alzheimer e altri servizi socio - sanitari al fine di limitare i ricoveri e l’istituzionalizzazione, rafforzando gli interventi integrati con il territorio. Un altro settore da sviluppare sarà quello della prevenzione in favore dei minori (L.285/97) e i Piani di zona previsti dalla Riforma dell’assistenza (L 328/2000)”. Questi i temi più urgenti secondo gli amministratori comunali discussi in occasione del Direttivo di FEDERSANITA’ ANCI FVG composto anche dai direttori delle Aziende sanitarie. Dopo la presentazione del documento è toccato al presidente della Conferenza permanente per programmazione sanitaria e socio-sanitaria regionale, Vittorino Boem, sviluppare in maniera analitica i diversi aspetti. “Pur prendendo atto dell’aumento delle poste in bilancio – ha dichiarato – c’è da registrare che questo è stato condizionato, ancora una volta, e pesantemente dalle notevoli risorse da destinare all’assegno di cura per gli anziani non autosufficienti assistiti in casa (art.32 L. R.10/98). Proseguendo l’esame il sindaco Boem ha, inoltre, evidenziato come ulteriori risorse siano necessarie anche per favorire la completa attuazione della Riforma dell’Assistenza (L.328/2000) a partire dal 2003. Per la parte sanitaria il direttore dell’A. S. S. N.1 Triestina, Franco Zigrino e quello dell’A. S. S. N.5 Bassa friulana, Piero Pullini, dopo aver ricordato che nel 2002 quasi tutte le aziende sanitarie, territoriali ed ospedaliere, hanno garantito il pareggio del bilancio, si sono soffermati in particolare sul prevedibile forte aumento della spesa farmaceutica, anche in conseguenza della non applicazione dei ticket in Friuli V. G. e degli aumenti del contratto del personale (stabiliti in sede nazionale). Misure positive per un verso, come gli incentivi per l’abbattimento delle liste di attesa - è stato detto anche dagli altri amministratori presenti (il vicesindaco di Gemona, Marini e l’assessore comunale di Casarsa, Francescutti) che, insieme ai notevoli costi dei contratti del personale, potrebbero limitare notevolmente, sia le possibilità di investimento, che la realizzazione del processo di integrazione tra sanità e assistenza, e quindi il corrispondente trasferimento di risorse, già previsto dalla L.13/95.
In conclusione il presidente Napoli ha evidenziato come la fuoriuscita dal Fondo Sanitario Nazionale, già nel 1997, sebbene abbia anticipato il generale riordino della settore nelle altre Regioni, ha di fatto rappresentato notevoli costi complessivi per la Sanità regionale che in concomitanza con la non completa attuazione della L. R. 13 ha prodotto una situazione di criticità alla quale è oggi indispensabile porre rimedio in tempi rapidi. Tra le misure indicate: operare sulle liste di attesa, limitando al massimo i tempi ed incentivando forme di integrazione tra Sanità e Assistenza al fine di mantenere nelle strutture ospedaliere la fase acuta delle malattie e operando sul territorio per garantire servizi adeguati alle fasi preventiva e riabilitativa. A tal riguardo il Comitato Direttivo ha manifestato la volontà (ha dato mandato al presidente Napoli) di rappresentare, in modo puntuale e costruttivo, l’ampio ventaglio delle questioni sopraelencate, al presidente della Regione, Renzo Tondo, all’assessore alla Sanità, Valter Santarossa e al Presidente della Commissione regionale per la Sanità, Giovanni Castaldo.

Aggiornata il 16 maggio 2013