Federsanità ANCI FVG
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Federsanità incontra Fimmg e Federfarma. Lavorare insieme per dar corpo ai temi della riforma

REDAZIONE

3 ottobre 2014

Si è tenuto ieri a Udine un incontro tra i vertici regionali di Federsanità ANCI, FIMMG e Federfarma. Presenti per Federsanità ANCI FVG il presidente Giuseppe Napoli, il vicepresidente Fabio Samani, il segretario generale Tiziana Del Fabbro; per FIMMG il segretario regionale Romano Paduano ed il vice Dino Trento; per Federfarma il presidente Francesco Pascolini e il segretario Pierpaolo Marzini, oltre a Damiano Degrassi, già vicepresidente nazionale dell’associazione e oggi presidente della Fondazione CREF.
Coincidenza non casuale, l’incontro si è tenuto nelle stesse ore in cui veniva approvata la legge di riforma del Servizio Sanitario Regionale. I temi affrontati hanno riguardato proprio il nuovo ruolo del medico generale e del farmacista, protagonisti professionali a fianco del cittadino nei percorsi per la salute. Si è ribadito, altresì, l’importanza del valore della prossimità e del rapporto di fiducia tra il cittadino, il “proprio” medico” e il “proprio” farmacista all’interno della stessa comunità.
È stata, tra l’altro, discussa l’opportunità di iniziative congiunte, che prevedano – per il tramite di Federsanità ANCI FVG- anche il coinvolgimento dei Comuni, a sostegno di una corretta informazione verso la popolazione su temi relativi la promozione della salute e l’uso appropriato dei servizi sanitari.
Con queste nuove partnership si rafforza ulteriormente la rete di collaborazioni che Federsanità ANCI FVG mette in campo a supporto dei processi di innovazione e di integrazione tra istituzioni locali, aziende sanitarie e Aziende per i servizi alla persona. Il fine ultimo è quello di contribuire al miglioramento costante della qualità dei servizi e – conseguentemente - della salute della popolazione. Un più stretto rapporto con i distretti e con gli enti locali, la diffusa presenza sul territorio di farmacisti e medici generali ed il loro tradizionale rapporto di fiducia e di conoscenza con le persone assistite sono elementi cardine per i modelli organizzativi che si realizzeranno in coerenza con i contenuti della riforma regionale.
 

Aggiornata il 3 ottobre 2014