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Domani l’inaugurazione della nuova sede del servizio di alcologia di Pordenone

15 dicembre 2004

Sarà inaugurata domani, venerdì 17 dicembre, alle 19, preceduta dalla celebrazione della Messa nella cappella dell’ospedale di Pordenone, la nuova sede del servizio di Alcologia dell’Ass 6, situata al primo piano del padiglione T, ovvero dell’ultima palazzina del complesso dell’ospedale civile di Pordenone. La nuova sistemazione, oltre ad essere dotata di accesso separato per gli utenti alcolisti, presenta – rispetto a quand’era dislocata nel corpo centrale dell’ospedale, accanto alla portineria - ambienti più luminosi, una sala capiente per le riunioni di gruppo e studi riservati a medico, psicologi, assistente sociale.

Il “taglio del nastro” ufficiale fornisce l’occasione per fare il punto sul Servizio, del quale è responsabile il dottor Paolo Cimarosti, affiancato dalle psicologhe Carla Bristot, Nadia Furlan e Giovanna Drigo, l’assistente sociale Maria Ongaro e lo storico volontario Antonio Pizzetto.

In base agli ultimi dati disponibili, nel 2003 il Servizio di Alcologia ha preso in carico circa 500 persone con problemi alcolcorrelati, provenienti a Pordenone e dalle zone limitrofe.. Per 105 di queste è stata richiesta la consulenza da parte dei reparti ospedalieri, per una settantina dalla Commissione medica patenti.

In ben 170 hanno invece preso parte al corso di alcol e guida sicura, iniziativa innovativa organizzata in collaborazione con la Commissione Patenti e che per quattro serate ha riunito persone sanzionate per l’art. 176 del Codice (guida in stato di ebbrezza).

Per il resto si tratta invece di utenti vecchi e nuovi che il Servizio continua a seguire con supporto psicologico e sociale, colloqui e con le sedute di trattamento multifamiliare di gruppo (i dispensari alcologici), che costituiscono il perno dell’attività. In particolare, per i casi più impegnativi si tengono tre riunioni alla settimana, il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 8.30 alle 11.30, mentre per gli altri sono attivi anche dispensari serali, il lunedì e il mercoledì dalle 18 alle 19.30.

Esiste poi una convenzione con le Acat che permette anche una collaborazione con i club degli alcolisti in trattamento di tutta la provincia.

Al Servizio di Alcologia di Pordenone - ma è a disposizione anche degli altri Distretti della provincia - è agganciata anche l’attività che si svolge all’interno dell’Rsa di Sacile, dove cinque posti letto sono riservati alle situazione di alcolismo più complesse e dunque più gravi.

Nel corso del 2003 si sono registrati nel modulo alcologico in Rsa 32 inserimenti. Nel 2002 erano stati 28 e nel 2001 18.

“Il consumo di alcol è in diminuzione – spiega Paolo Cimarosti – ma continua ad abbassarsi l’età del primo bicchiere: recenti dati confermano che nelle zone del Veneto e anche nella nostra area è scesa a 11 anni. E’ poi in aumento il consumo tra i giovani, che fanno soprattutto uso di birra e di quelle bevande tanto alla moda, fruttate, stile cocktail, mascherate da bibite. Il fenomeno sta inoltre crescendo tra le donne, nelle quali, purtroppo, per motivi metabolici, le conseguenze dell’abuso di alcol sono più devastanti.

E preoccupa anche il problema alcol legato agli incidenti stradali. Appena entrate in vigore le norme della patente a punti erano diminuiti, ma ora sembra che si stia tornando ai livelli del passato. La legge 125, se recepita dalle Regioni, aprirebbe molti campi d’azione non solo nell’ambito degli incidenti stradali ma anche in quello degli infortuni sul lavoro causati dall’assunzione di alcolici, prevedendo di vietare l’uso delle bevande alcoliche per alcune tipologie di lavoro.

In ogni caso – conclude Cimarosti – il Servizio, nonostante le difficoltà iniziali, ha portato avanti in questi anni un lavoro qualitativo e quantitativo notevole, premiato oggi anche dalla nuova sede. E siamo pronti a lavorare nel territorio secondo le direttive regionali, rafforzando quel lavoro di squadra che deve coinvolgere tutti gli attori interessati (Comuni, distretti, ecc..) “.

 

Aggiornata il 16 maggio 2013