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Disabilità, al via la sperimentazione nuovi strumenti di accertamento

COORDINAMENTO PER ICF

15 giugno 2008

ARC Trieste, 15 giu - E' iniziata in questi giorni la fase operativa di un progetto nazionale, finanziato dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e coordinato dall'Agenzia regionale della Sanità del Friuli Venezia Giulia, che mira a mettere a punto una nuova metodologia e nuovi strumenti di valutazione che superino l'attuale sistema di accertamento dell'invalidità civile e della situazione di handicap.

Lo rende noto l'assessore regionale alla Salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, che spiega come l'obiettivo sia quello di sperimentare un prototipo di valutazione unica, orientata a definire una profilo della persona che tenga conto non solo delle sue limitazioni fisiche, ma anche delle sue abilità e soprattutto del suo contesto di vita. Infatti è proprio la relazione tra persona e ambiente l'aspetto più innovativo di questa sperimentazione.

Da lungo tempo la riflessione scientifica e l'azione delle associazioni delle persone con disabilità pone l'accento sul fatto che occorre superare una lettura che faccia riferimento unicamente alle menomazioni e limitazioni funzionali. Perché la disabilità - mette in evidenza l'assessore Kosic - è il risultato del rapporto tra condizioni personali, da un lato, e ostacoli e barriere ambientali dall'altro.

Attraverso questo progetto si vuole portare questa logica nella prassi dei servizi sociali e sanitari, introducendo questo principio per riordinare il sistema di riconoscimento di benefici e l'accesso ai servizi. In questo senso la sperimentazione si pone come possibile laboratorio metodologico e pratico per facilitare anche il progressivo allineamento della valutazione interna ai sistemi socio-sanitari regionali, in modo tale da configurare - come peraltro indicato dai nuovi Livelli Essenziali di Assistenza - la valutazione funzionale come uno dei cardini del sistema dei servizi socio-sanitari.

Nel 2007 le valutazioni di invalidità e di handicap nella nostra regione sono state oltre 35.000. A queste valutazioni vanno sommate quelle derivanti dall'assegnazione di benefici regionali di altro genere o da altre valutazioni collegate all'accesso alla rete dei servizi.

L'impegno è dunque quello, dice Kosic, di semplificare, razionalizzare, rendere omogenei criteri è metodologie, ridurre le potenziali sovrapposizioni con altri momenti valutativi interni al sistema regionale.

Il progetto coinvolge, oltre al Friuli Venezia Giulia, Veneto, Provincia di Trento, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia, Marche. Il coordinamento è stato affidato all'Agenzia Regionale della Sanità del Friuli Venezia Giulia, in quanto proprio nel settore della valutazione del funzionamento ha maturato un'esperienza decennale che l'ha portata ad essere riconosciuta come Centro Collaboratore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e riferimento in Italia per lo sviluppo e l'utilizzo della Classificazione Internazionale del Funzionamento, Salute e Disabilità (ICF). E' proprio l'ICF il fondamento concettuale e metodologico per lo sviluppo della sperimentazione nazionale sulla valutazione unica.

L'azione sperimentale coinvolgerà tutte le Aziende sanitarie della regione ed assume una valenza istituzionale specifica perché rientra nel quadro delle azioni previste dalle Linee annuali per la Gestione del Servizio Sanitario Regionale per il 2008. Circa 150 operatori dei servizi sanitari e sociali del Friuli Venezia Giulia saranno specificamente formati all'utilizzo dei nuovi modelli di valutazione. L'obiettivo è di applicare poi questi strumenti ad una casistica rappresentativa dei cittadini che si rivolgono alle Aziende sanitarie per ottenere l'accertamento dell'invalidità o della situazione di handicap. L'intero progetto a livello nazionale punta a raccogliere circa 2000 valutazioni che serviranno da base per ridefinire criteri di giudizio e di allocazione di benefici, prima fra tutti l'indennità di accompagnamento, così da simulare quello che potrebbe essere lo scenario normativo futuro.

ARC/COM/PPD

Aggiornata il 16 maggio 2013