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Dal meeting nazionale dell’associazione rete italiana città sane dell’oms forte impegno e appello dei comuni per promuovere la salute e prevenire le emergenze

30 maggio 2005

I Comuni possono svolgere un ruolo fondamentale per migliorare la salute dei cittadini attraverso strumenti concreti di valutazione dei bisogni e dei risultati conseguiti, fondati sull’evidenza scientifica, come la VIS - Valutazione Impatto di salute (OMS), ma anche rafforzando le sinergie con il mondo della ricerca, gli esperti e gli operatori dei sistemi sanitari e del welfare, con l’obiettivo di anticipare le emergenze, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione (anziani, minori, persone disabili, etc.).

Sono questi, in sintesi, i principali impegni assunti dalla Rete italiana Città sane – OMS, a conclusione del IV Meeting Nazionale tenutosi, a Roma, il 25,26 e 27 maggio, tappa importante per rilanciare l’attività dell’Associazione, a partire dalla scelta di un tema strategico: ¨ Investire in salute: le città protagoniste su priorità e risorse¨.

 

Il documento (*), proposto dal Presidente della Rete, Giuseppe Paruolo, Assessore alla Sanità del Comune di Bologna, riassume le istanze ed i moniti che i Comuni aderenti (127) intendono rivolgere alle Regioni ed al Governo nazionale.

 

Nel corso della due giorni, dopo il saluto in video di Agis Tsouros, Direttore del Centro per il Programma Salute urbana – Città sane e Governance urbana - OMS di Copenaghen, che ha evidenziato il ruolo delle Città nel promuovere la salute dei cittadini e ha definito la Rete italiana “la più attiva in Europa”, sono state fornite utili indicazioni sulle opportunità di risorse dei Programmi europei per la Salute, la Ricerca, l’Ambiente e la Cooperazione, negli interventi di Luigi Bertinato, Servizio rapporti socio – sanitari internazionali Regione Veneto e Chiara Pocaterra, Agenzia per la promozione della Ricerca Europea.

 

Roberto Bertollini, Direttore Programma sociale su Salute e Ambiente, Ufficio regionale OMS per l’Europa, ha illustrato un’ampia documentazione sulle correlazioni tra la durata della vita media e il reddito pro-capite, nonché significative proiezioni sull’impatto che adeguate campagne di prevenzione su temi cruciali avrebberro sulla vita media dei cittadini (fumo, alcol, obesità etc.).

 

A seguire il tema del dialogo tra pubblico e privato è stato affrontato con particolare interesse dalla relazione di Nadio Delai, Presidente di Ermeneia, che come molti relatori si è soffermato sull’invecchiamento della popolazione e i nuovi bisogni di questa, puntando più sulla prevenzione della non autosufficienza e, quindi, sulla creazione di condizioni favorevoli ad una migliore qualità della vita, evidenziando il notevole ruolo del sistema del welfare.

 

 

Aggiornata il 16 maggio 2013