Federsanità ANCI FVG
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Da milano il presidente federsanita’ a.n.c.i. f.v.g. sollecita il rafforzamento del ruolo dei comuni e dei distretti per l’attuazione della riforma dell’assistenza e liveas. alla conferenza permanente il compito di garantire l’omogeneita’ nella distribuz

9 febbraio 2003

Federalismo sanitario: le Regioni del Nord studiano il modello Friuli. Lo ha illustrato a Milano il presidente di FEDERSANITA’ ANCI FVG, Giuseppe Napoli, in occasione del “Seminario nazionale sui LIVEAS - Livelli Essenziali di Assistenza Sociale” al quale hanno preso parte responsabili e funzionari per Sanità, Servizi alla Persona e Socio assistenziali sociale, delle Associazione dei Comuni e di FEDERSANITA’ ANCI di Veneto, Piemonte e Liguria, promosso dal presidente di ANCI Lombardia, on. Giuseppe Torchio, per approfondire l’attuazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e dei Livelli Essenziali di Assistenza Sociale (LIVEAS).
Nell’occasione il presidente di FEDERSANITA’ ANCI FVG ha presentato l’esperienza della nostra Regione, prima a sperimentare il “Federalismo sanitario” ed una tra le prime in Italia ad attivare la “Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria regionale”. Si tratta della sede adeguata per un confronto propositivo tra amministratori locali in rappresentanza di tutti i territori e Distretti del Friuli V. G. il cui ruolo – ha evidenziato Napoli- va rafforzato proprio per fornire un contributo puntuale e preliminare alla programmazione regionale e all’attuazione della Riforma dell’Assistenza (L.328/2000). E’ stato quindi illustrato il documento sullo “Stato di attuazione dei Piani sociali nelle Regioni italiane”, elaborato da ANCI Lombardia e dal Comune di Milano, dal quale emergono fortissimi ritardi sulla definizione dei Liveas: solo quattro Regioni italiane li hanno determinati, per le altre, tra cui il Friuli Venezia Giulia, secondo le previsioni degli esperti, l’applicazione della Riforma dell’Assistenza proseguirà a “macchia di leopardo” con il rischio dell’accentuarsi degli ¨ squilibri regionali” nell’erogazione dei servizi. Per evitare ciò i rappresentanti delle Associazioni dei Comuni e di Federsanità ANCI regionali hanno condiviso la proposta di ANCI LOMBARDIA, al fine di “rendere l’Associazione dei Comuni protagonista, con le Regioni di una strategia unificante in seno al Tavolo tecnico e alla Conferenza unificata”. In particolare si propone che: l’articolazione degli interventi e delle prestazioni previste dalla L.328/2000 (Riforma dell’Assistenza) (art.22 commi 2 e 4) deve fornire copertura a tutte le aree di bisogno e ai relativi potenziali utenti attraverso la rete dei servizi distrettuali; il superamento dell’attuale disomogeneità della rete dei servizi e delle prestazioni tra le diverse regioni e spesso tra territori delle stesse regioni, tramite l’individuazione di indicatori nazionali, sia per il bisogno che per la rete dei servizi, che siano minimi, uniformi ed essenziali; i LIVEAS così definiti vengono ad assumere una dimensione processuale e graduale al fine di garantire un sistema organico delle politiche sociali. La proposta è corredata da una Tavola generale di classificazione delle prestazioni e degli interventi a cui ricondurre la più generale definizione dei LIVEAS.

Aggiornata il 16 maggio 2013