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Da lunedi’ 20 dicembre nella sede del distretto dell’ass 6 apre “sportello amico”. aiutera’ i cittadini a orientarsi tra i servizi sanitari.

19 dicembre 2004

Aprirà lunedì 20 dicembre, nella sede del Distretto sanitario di Azzano Decimo (il primo dei Distretti dell’Azienda sanitaria “Friuli Occidentale” a dotarsi di tale servizio) lo “sportello amico” (definito anche “sportello informativo unico per l’accesso ai servizi sanitari”) che nasce con il fondamentale compito di migliorare e facilitare alle persone della zona l’accesso ai servizi, in particolare per i problemi inerenti le aree ad alta integrazione.

Sono così definite dalla legge nazionale quelle aree in cui esiste una complessità dei bisogni data non solo dai problemi sanitari ma anche dalla presenza di situazioni di fragilità personale e sociale con conseguenti rischio di emarginazione o problemi di cronicità.

Quindi lo sportello sarà particolarmente utile ai cittadini che chiedono assistenza o che vogliono sapere quali servizi il Distretto può offrire loro nelle seguenti situazioni e condizioni: maternità, infanzia, età evolutiva, anziani e persone non autosufficienti; disabili e portatori di handicap; patologie psichiatriche: dipendenze (droghe, alcool, farmaci); patologie per HIV e patologie terminali.

“L’abbiamo definito sportello amico – spiega Anna Furlan, direttore del Distretto (Ado 3) - perché intendiamo aiutare il cittadino non solo ad orientarsi nei percorsi dei servizi sanitari e delle disposizioni normative in materia di previdenza e assistenza ma anche accompagnarlo nell’accesso ai servizi stessi offerti dal distretto e dall’ambito sociale, nonché a tutte le opportunità offerte sia dalle normative esistenti che dai servizi presenti nel territorio. Il nostro obiettivo è prendere per mano la persona che vi si rivolge e condurla nel percorso non sempre facile della rete dei servizi utili alle sue necessità”.

Lo sportello, aperto dalle 11.30 alle 13, dal lunedì al venerdì, sarà gestito da tre operatori del Distretto che hanno seguito un periodo di apposita formazione, ognuno esperto in specifici problemi. “Per ora – conclude la Furlan - lo sportello offrirà risposte soprattutto ai problemi di tipo sanitario, ma entro l’anno è previsto il coinvolgimento anche di tutta l’offerta dei servizi dell’ambito sociale, affinché si costituisca un unico punto di accesso e presa in carico”..

 

 

Aggiornata il 16 maggio 2013