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Cosolini, inserimento disabili "risorsa economica"

29 ottobre 2007

ARC  Udine, 29 ottobre 2007  - Le politiche regionali per lo sviluppo avviate in questi anni dall'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia non possono " riconoscersi" soltanto nelle leggi sulle attività produttive o per l'innovazione ma debbono necessariamente comprendere anche le normative sul lavoro, l'immigrazione e l'integrazione tra istruzione e formazione professionale.

Ed in questi contesti - coniugando dunque le politiche del lavoro con quelle ad evidenza sociale - è massima l'attenzione per l'inserimento lavorativo delle persone disabili, ha sottolineato oggi ad Udine l'assessore regionale al Lavoro Roberto Cosolini, intervenendo al convegno " Integrazione lavorativa delle persone disabili tra applicazione normativa e sperimentazione".

Se la Regione, è stato sottolineato nel corso dei lavori, risulta all'avanguardia nell'attuazione del dettato della legge nazionale di settore, grazie anche alla lunga tradizione legislativa del Friuli Venezia Giulia in materia di aiuto alla disabilità, tuttavia la vera novità dell' azione svolta in questi ultimi anni dall'Amministrazione regionale, con il suo ruolo di coordinamento, e dalle Province (per la parte attuativa) sta nell'avere rivoluzionato il modo di intendere l'inserimento lavorativo dei diversamente abili, un tempo considerato come mero fatto assistenziale ed ora ritenuto una risorsa economica.

Inserimento dei disabili come opportunità per l'intera società, dunque, ha ribadito l'assessore, citando i contenuti della legge regionale sul " Buon lavoro" (la 18 del 2005). " Buon lavoro - secondo Cosolini - che significa certamente capacità di produrre sviluppo economico da parte di una comunità e di assicurare ai suoi cittadini un elevato e crescente livello di coesione sociale, di inserimento, di cittadinanza attiva ma che in questo caso vuol dire anche abbattimento di tutte quelle barriere che ostacolano l'inserimento dei disabili".

Un " Buon lavoro" che va inoltre inteso come fattore di competitività e come capacità di produrre servizi utili nel sociale: dai trasporti, all'assistenza, ad altri comparti. Ma deve essere anche considerato tale per la capacità dei disabili di poter produrre a loro volta ricchezza per la società.

Trasformare, pertanto, i disabili da soggetti assistiti a protagonisti della crescita economia e sociale della nostra comunità, attraverso una loro piena integrazione: questa la scommessa intrapresa dalla Regione anche grazie al progetto comunitario Equal.

Molta importanza nell'azione regionale, ha quindi ricordato l'assessore, viene assegnata al collocamento mirato, ma non minore attenzione viene posta nel garantire ai portatori di handicap un'adeguata qualità di vita.

Cosolini ha infine ricordato il ruolo determinante interpretato in questi anni per la formulazione e l'attuazione delle normative specifiche, dal presidente e dal vicepresidente della Consulta regionale delle Associazioni disabili, Vladimiro Kosic e Mario Brancati, evidenziando infine le opportunità finanziarie offerte dal Fondo sociale europeo nell'ambito della programmazione 2007-2013 per far partire tutte quelle politiche attive del lavoro che ci permettano un vero e proprio salto di qualità, qualitativo e quantitativo.

 

L'INTEGRAZIONE LAVORATIVA DEI DISABILI IN FVG

Il convegno " Integrazione lavorativa delle persone disabili tra applicazione normativa e sperimentazione" è stato aperto dall'assessore provinciale di Udine alle Attività Produttive Daniele Macorig, che ha sottolineato sia l'ottima sinergia - in questo settore d'intervento - tra Regione e realtà provinciali sia l'efficacia del progetto sopranazionale Equal-LINDA (Lavoro, Inclusione e Diverse Abilità), per lo scambio di esperienze sull'attività dei Centri per l'impiego, sui cittadini ultra 45enni, sulla disabilità psichica e sulle emergenze relative a nuove forme di disabilità.

Quindi il vicedirettore centrale della direzione regionale del Lavoro, Formazione, Università e Ricerca, Loredana Catalfamo, ha moderato una prima serie di interventi sulle normative a sostegno dell'occupazione delle persone disabili, ribadendo l'efficacia del sistema normativo regionale e il successo delle azioni concertate tra Regione, Province e le organizzazioni dei disabili.

Sono state quindi illustrate le modalità di organizzazione dei servizi di integrazione lavorativa e per l'inserimento socio-lavorativo, soffermandosi sui progetti propedeutici all'integrazione lavorativa e per l'inserimento socio-lavorativo. Le leggi in vigore, è stato detto, si fondano sulla consapevolezza che le forme di disabilità non riducono totalmente la capacità lavorativa ma tengono invece conto delle residue capacità occupazionali dei soggetti interessati.

ESPERIENZE DI ALTRI PAESI

  Significativa la serie di interventi che ha concluso la prima giornata di lavori del convegno sull'inserimento lavorativo dei disabili, in corso oggi e domani ad Udine. Particolarmente motivante è stata la narrazione dell'esperienza umana e professionale della prof. Elena Pecaric, slovena, che ha parlato di genere e disabilità. Un intervento che ha indotto il moderatore di questa sezione delle assise, Mario Brancati, vicepresidente della Consulta regionale Associazioni dei disabili, a ricordare l'attenzione che la vicina Repubblica di Slovenia rivolge al mondo della disabilità. Brancati ha citato a esempio la tenacia della Pecaric, costantemente impegnata nel sociale nonostante una grave malattia, ma ha anche parlato della candidatura di una persona disabile alle recenti elezioni presidenziali slovene. Sempre sull'esperienza della Slovenia, per quanto riguarda la disabilità psichica, si è soffermata Katarin Geren a proposito del progetto Equal, mentre Barbara Terenzani ha analizzato le problematiche che incontrano le imprese del Friuli Venezia Giulia nell'inserimento lavorativo; inserimento che da parte della Provincia di Udine è stato attuato in modo innovativo, ha poi spiegato Morena Conte. Alcuni rappresentanti ed esperti provenienti da Francia e Germania hanno infine illustrato strumenti, metodologie, competenze, buone prassi ed esperienze transnazionali. Il convegno sarà concluso domani dall'intervento dell'assessore regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca, Roberto Cosolini. ARC/Carlo Morandini

Aggiornata il 16 maggio 2013