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Coronavirus: ordinanza, autonomia a Sindaci di modulare linee guida

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24 febbraio 2020

L'ordinanza non è una norma di legge, ma rappresenta delle linee guida in base alle quali i Sindaci, considerate le specifiche peculiarità e le esigenze del territorio, possono modulare quelle che sono delle direttive condivise a livello nazionale.


Questo il concetto espresso dal Governatore del Friuli Venezia Giulia, il quale, assieme al vice Governatore e agli Assessori alle Autonomie locali e alle Infrastrutture ha illustrato a quasi 180 Sindaci ieri, nell'Auditorium della sede della Regione a Udine, le indicazioni dell'ordinanza sull'emergenza del coronavirus sottoscritta dalla stessa Amministrazione regionale e dal Ministero della Salute.

Da un lato la Regione ha ribadito quali sono le misure igieniche per prevenire la diffusione del virus (lavarsi le mani, evitare contatti ravvicinati con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, non toccarsi con le mani occhi, naso e bocca), dall'altro ha spiegato i termini delle indicazioni dell'ordinanza relative alle aggregazioni di persone. A tal proposito l'Amministrazione ha invitato i sindaci a formulare le eventuali domande sul tema direttamente alla Protezione civile regionale per avere un aiuto nell'interpretazione delle linee guida.

E' stata confermata l'individuazione a breve di alcuni siti attrezzati per gli eventuali casi di quarantena che non possano essere gestiti a livello domiciliare. Oltre a quello di Tricesimo, sono allo studio anche altre due soluzioni su cui si stanno facendo delle verifiche di carattere tecnico-amministrativo.

Per quel che riguarda nello specifico le attività commerciali (mercati all'aperto e centri commerciali) l'ordinanza non prevede alcuna direttiva specifica.

La Regione, motivando l'indifferibilità e l'urgenza delle procedure messe in atto, ha rimarcato come, seppur il virus abbia un basso indice di mortalità, sia importante contenere il più possibile la diffusione della malattia, anche per limitare un aumento del numero dei ricoveri in terapia intensiva.

Tra le misure adottate, infine, oltre al potenziamento del Nue e delle infettivologie, la Regione ha confermato che è stato messo a disposizione uno specifico numero verde (800500300) riservato alle informazioni proprio per non appesantire il traffico del 112 dedicato alle situazioni di emergenza (presenza di sintomi). ARC/GG

 

Aggiornata il 25 febbraio 2020