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Convegno su riforma e tutela del welfare a villa manin di passariano

15 giugno 2005

Villa Manin, 16 giu - ’Il Friuli Venezia Giulia è ancora un modello, il suo sistema sanitario è da considerarsi avanzato. In questa regione è stata ben intesa la volontà riformatrice che stava alla base del decreto 229/99 e dalla legge 328/2000, il cui obiettivo era la creazione di un sistema di politiche sociali integrato. La legge adottata dalla Regione va ancora oltre, perché ha avuto il coraggio di inserirsi nei meccanismi di potere, cercando un rapporto di collaborazione tra Regione, enti locali e aziende sanitarie’. Lo ha rilevato l’onorevole Rosy Bindi, già ministro della Salute, intervenendo al convegno organizzato a Villa Manin dalla direzione centrale alla Salute e protezione sociale della Regione e da Federsanità Anci, aggiungendo che ’nelle regioni dove, pur anche a macchia di leopardo, si è realizzata la 328 grazie alla sinergia di comuni e aziende sanitarie, esiste un terreno fertile, che si può perfezionare’. L’assessore Beltrame ha ribadito come in Friuli Venezia Giulia, in attuazione della Legge 328/2000, sia stato avviato il percorso per un sistema integrato di interventi e servizi sociali che sta coinvolgendo attivamente i Comuni, operatori, mondo del volontariato, organizzazioni sindacali, nella definizione dei Piani attuativi territoriali, dei Piani di zona, mentre la Regione è impegnata nella costruzione di un unico Piano integrato socio-sanitario’. Al convegno sono intervenuti, tra gli altri, dopo i saluti del sindaco di Codroipo Vittorino Boem, il vice presidente di Federsanità-Anci, Pier Natale Mengozzi, e il presidente regionale, Giuseppe Napoli che ha condiviso la proposta dell’assessore Beltrame su un percorso comune per attuare le riforme sul territorio ed ha dichiarato la disponibilità degli amministratori ad essere coinvolti nella programmazione e valutazione dei risultati di salute.

 

’Occorre rinnovare il patto con i sindaci per rispondere ai bisogni di salute che oggi sono drammaticamente cambiati. Abbiamo deciso nella conferenza dei sindaci di fare un istruttoria comune per i provvedimenti socio sanitari. C’è già un gruppo regionale designato congiuntamente dalla direzione regionale della Salute e dalla Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e socio sanitaria che farà così sinergia. Credo sia una grande novità anche a livello nazionale’. L’assessore regionale alla Salute Ezio Beltrame rilancia dal palco del convegno di Villa Manin l’importanza della collaborazione tra poteri e traccia il bilancio del comparto sanitario. ’Nonostante la riduzione delle risorse, la nostra Regione tiene molto bene. E’ pronto il piano socio sanitario, abbiamo cominciato a discutere in maggioranza la legge di riforma della rete integrata di servizi. Spero che entro l’anno si possano approvare entrambi i provvedimenti e destinare anche i possibili risparmi a grandi scelte di sviluppo del sistema sanitario della nostra regione’. A margine del convegno Beltrame è intervenuto anche sulla proposta di reintroduzione della tassa sulla salute, proporzionale al costo del servizio e non al reddito delle persone, che dovrebbe prevedere una sorta di fondo di solidarietà per facilitazioni ai redditi più bassi. ’La proposta è seria - ha detto Beltrame -. Il problema è trovare un giusto equilibrio tra le esigenze del welfare e l’attività delle imprese. Se riusciamo ad utilizzare una parte delle risorse dalla fiscalità generale per potenziare il welfare senza pesare sulle attività produttive credo sia un’operazione ottimale per i cittadini, le famiglie, le imprese’. Per esempio, ha commentato Beltrame, ’investire sulla non autosufficienza è produttivo. Il fondo per la non autosufficienza può essere un investimento essenziale non solo per la dignità della persona e dell’assistenza ma anche per il benessere e l’equilibrio economico e sociale della nostra regione’. Sul problema delle liste di attesa, Beltrame avverte: ’Occorre stabilire delle priorità cliniche, perché non tutte le prestazioni hanno la stessa urgenza, e tentare di riorganizzare complessivamente l’erogazione dei servizi’. Tra le novità annunciate il servizio che verrà organizzato assieme alle Poste. ’Vogliamo utilizzare i dati presenti nel call center - che registra oltre duemila telefonate al giorno - per altre finalità, ad esempio per inviare a casa il bollettino per pagare il ticket o un referto’.

ARC/Elisabetta Pozzetto

Aggiornata il 16 maggio 2013