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Assistenza: inaugurato a Pordenone nuovo centro anffas

19 novembre 2004

Festa della solidarietà e dell’ impegno sociale oggi a Pordenone, dove è stato inaugurato l’ ampliamento del Centro Anffas ¨ Giulio Locatelli¨.

 

Frutto della concorde volontà di istituzioni pubbliche e di sensibilità private, oltre che dei familiari delle persone disabili gravi assistite nel Centro, la struttura - hanno spiegato la presidente, Virginia Fabbri, e il direttore, Marco De Palma, dell’ Anffas di Pordenone - si propone come una nuova ¨ casa¨ per rispondere ai numerosi bisogni di residenzialità e semiresidenzialità per quelle persone che rientrano nella condizione del ¨ Dopo di Noi¨: ovvero il diritto della persona disabile grave rimasta senza famiglia o senza il sostegno dei familiari di essere accolta in una struttura residenziale che garantisca un’ attenzione particolare alle dinamiche affettive e relazionali.

 

Un impegno che l’ Anffas di Pordenone porta avanti da molti anni e che dieci anni fa si è concretizzato con l’ istituzione del Centro ¨ Giulio Locatelli¨ e che ora continua con rinnovato vigore, ma che necessita sempre dell’ attenzione di istituzioni e privati per la gestione.

 

Un’ attenzione che oggi le istituzioni pubbliche hanno voluto manifestare in forma massiccia con la presenza del sottosegretario all’ Economia, Manlio Contento, di numerosi parlamentari del Friuli Venezia Giulia, di amministratori provinciali e comunali e di una nutrita rappresentanza della Giunta e del Consiglio regionali, oltre che del mondo dell’ imprenditoria, del credito, del privato sociale.

 

Un problema, quello delle disabilità, che come ha messo in evidenza il presidente della Consulta regionale delle associazioni dei disabili, Vladimir Kosic, deve riguardare l’ intera società, per poter passare dal concetto di beneficenza a quello di diritto (¨ la solidarietà - ha detto - non è emozione, ma servizi¨) e per poter stringere un patto forte tra operatori e utenti per poter rispondere assieme ai ¨ nuovi bisogni¨ che la società manifesta.

 

L’ assessore regionale alla Salute e alla Protezione sociale, Ezio Beltrame, ha sostenuto che il Piano regionale della riabilitazione, di prossima approvazione, ¨ pone la persona al centro¨ e che ¨ va ripensata la struttura complessiva del sistema socio sanitario: non si può più gestire solo l’ offerta, ma va capita la domanda di nuovi servizi per rispondere in maniera efficace e tempestiva a quelle richieste. Il modello da seguire è quello della ’ integrazione’ (delle politiche, delle strutture e del territorio, della Regione e degli enti locali, delle aziende socio-sanitarie e del sociale) e della ’ innovazione’ (ovvero servizi tarati su parametri adatti alle nuove richieste)¨.

 

L’ assessore Lodovico Sonego, da parte sua, ha annunciato che forse già con la finanziaria regionale del 2005 sarà possibile prevedere risorse per il rinnovo dei mezzi di trasporto speciali per persone disabili.

 

Infine, il vicepresidente della Regione, Gianfranco Moretton, nel portare il saluto e il compiacimento della Regione e del suo presidente Riccardo Illy, ha sottolineato come ¨ la realizzazione che oggi inauguriamo sia il frutto di un impegno concorde, volto a fornire un servizio importante alle persone disabili, ma anche sollievo e tranquillità alle loro famiglie¨.

 

E proprio la famiglia in quanto tale ¨ va difesa e aiutata - ha detto antica il vicepresidente - in quanto essa costituisce il nucleo centrale della società e senza la famiglia avremmo fenomeni di disgregazione. Quindi anche la Regione nel suo impegno per le politiche sociali deve tener conto di questo, come pure dell’ esigenza di rispondere ai sempre nuovi e più impellenti bisogni della società¨.

 

La nuova struttura è stata quindi benedetta dal Vescovo di Concordia-Pordenone, mons. Ovidio Poletto.

 

 

 

 

 

Aggiornata il 16 maggio 2013