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Assessore Telesca, approvate le Linee guida per la gestione delle Residenze sanitarie

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29 ottobre 2015

Trieste, 29 ott - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato, su proposta dell'assessore alla Salute Maria Sandra Telesca, le Linee guida per la gestione delle residenze sanitarie che rispondono alle nuove finalità della legge regionale di Riforma (17/2014) del Servizio Sanitario Regionale (SSR) e prevedono criteri uniformi di ammissione, valutazione e dimissione dalle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) ed equità di accesso a tutti i cittadini.

"L'attuale gestione delle RSA è disomogenea sul territorio regionale - ha specificato Telesca -, ciò comporta procedure di accesso, di prestazioni erogate e di standard di assistenza diversi tra un'Azienda e l'altra. Basti pensare, ad esempio, che in alcune strutture viene garantita la dialisi peritoneale o la trasfusione di sangue in caso di bisogno mentre in altre il paziente, per ricevere queste prestazioni, deve essere trasportato in ospedale con evidente disagio e aggravio di costi. Vi sono poi differenti modalità di convenzionamento con le RSA private accreditate e un solo livello assistenziale per tutte le tipologie di pazienti. Le Linee guida approvate oggi - ha aggiunto l'assessore - superano questa eterogeneità, garantiscono equità di accesso a tutti i cittadini e determinano un livello assistenziale adeguato ai bisogni individuati; in particolare un livello più elevato per pazienti con bisogni complessi, che oggi sono costretti a prolungare il ricovero ospedaliero, e un livello riabilitativo che garantisca l'erogazione di prestazioni, da una a tre ore al giorno, come previsto dalle Linee guida per la riabilitazione estensiva".

Nel documento si stabiliscono, infatti, le prestazioni sanitarie delle RSA e le modalità della loro erogazione, la durata della degenza a carico del SSR quale Livello Essenziale di Assistenza (LEA) aggiuntivo per i soli residenti in Friuli Venezia Giulia, le tariffe per giornata di degenza per i tre diversi livelli di assistenza sanitari (di base, medio e riabilitativo) e le modalità di partecipazione alle spese dell'utenza oltre che il sistema di controllo riguardo all'appropriatezza delle prestazioni residenziali e del regime tariffario.

L'assessore ha ricordato come le RSA, individuate dalla legge regionale 17/2014, "sono strutture che svolgono una funzione intermedia tra l'ospedale, riservato alle patologie acute e complesse, e i servizi domiciliari e ambulatoriali. Esse, dunque, - ha precisato - sono destinate alla presa in carico del paziente affetto prevalentemente da malattie croniche che deve essere seguito al di fuori dell'ospedale per assicurare la continuità delle cure qualora non si sia verificato il completo recupero dell'autonomia o non vi siano le condizioni per il trattamento ambulatoriale o domiciliare".

Le Linee guida specificano inoltre come la valutazione per l'ammissione alla RSA e l'individuazione del livello assistenziale siano effettuate dall'Unità di valutazione distrettuale e danno evidenza delle prestazioni che devono essere assicurate da tutte le strutture, sottolineando gli standard assistenziali del personale sanitario e di supporto.

Nelle RSA con livello assistenziale di base, ad esempio, deve essere garantita un'assistenza globale di almeno 160 minuti al giorno per paziente, che diventa di almeno 240 minuti in quelle con livello assistenziale medio e di almeno 190 minuti nelle strutture con livello assistenziale riabilitativo in cui deve essere garantito all'utente, dalteam riabilitativo, anche un trattamento complessivo da una a tre ore al giorno per sei giorni alla settimana.

Le Linee guida di gestione non si applicano alle strutture attivate nei presidi ospedalieri della salute laddove siano avviati progetti specifici di sperimentazione di percorsi assistenziali innovativi.

ARC/LP

Aggiornata il 30 ottobre 2015