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Approvate linee di gestione SSR 2005

27 novembre 2004

La Giunta regionale - su proposta dell’assessore alla Salute e alla Protezione sociale, Ezio Beltrame - ha approvato le ¨Linee per la gestione del Servizio sanitario regionale nell’anno 2005¨. Con la stessa delibera la Giunta ha prescritto che l’entità delle risorse dovrà essere riallineata all’entità - se diversa - delle risorse certe e disponibili che risulterà dopo la promulgazione della legge finanziaria regionale 2005.

 

Le Linee di gestione vengono definite annualmente e servono per avviare la programmazione di tutto il Servizio sanitario regionale con l’individuazione delle risorse necessarie (che saranno poi confermate dalla Finanziaria regionale), con l’individuazione dei principali obiettivi e con l’adozione dei criteri di riparto fra le varie Aziende. Se finora quei criteri hanno avuto continuità, vi è l’impegno - sancito dalla Regione davanti alla Conferenza permanente dei sindaci - per rivederli con il Piano 2006 per giungere a una effettiva perequazione tra le diverse aree della regione.

 

Almeno due gli aspetti innovativi e più propriamente politici di queste Linee: il primo è che esse anticipano alcuni aspetti della programmazione sanitaria che sarà contenuta nel Piano Sanitario e Socio-Sanitario in elaborazione nel 2005 che derivano da tre norme: la LR 23 (che definisce la partecipazione degli enti locali ai processi programmatori e di verifica in materia sanitaria, sociale e sociosanitaria e disciplina i relativi strumenti di programmazione), il Progetto obiettivo Materno-Infantile (che definisce il sistema di offerta e l’organizzazione della risposta assistenziale) ed il Piano regionale per la riabilitazione (che definisce i ¨setting¨ riabilitativi per rispondere alle diverse tipologie dei bisogni); il secondo è che la quota finanziaria aggiuntiva di riequilibrio territoriale, già prevista anche per il 2005, sarà vincolata allo sviluppo dell’assistenza sul territorio.

 

Dal punto di vista più squisitamente tecnico-sanitario, gli aspetti innovativi riguardano soprattutto: un forte progetto per la riduzione delle liste d’attesa con un monitoraggio dell’andamento rispetto ai criteri individuati; l’introduzione di indicatori delle ¨performance sanitarie¨ per assicurare un livello di eccellenza delle prestazioni; la gestione del ¨rischio clinico¨ a fronte di cure sempre più complesse.

 

Altri aspetti riguarderanno i medici di medicina generale e pediatri (anche ai fini di una più ampia opera di prevenzione), la salute mentale, l’attivazione negli ospedali di posti letto per la fase ¨post acuzie¨, la programmazione per area vasta, l’attivazione del Centro servizi condivisi, il blocco selettivo delle assunzioni, il controllo della spesa farmaceutica, il programma di formazione ed il piano degli investimenti.

 

 

Aggiornata il 16 maggio 2013