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Agenda digitale : tutte le novità sulla salute elettronica

22 settembre 2012

È in arrivo sul tavolo del Consiglio dei ministri il pacchetto " Crescita 2" che contiene le nuove misure dell'Agenda digitale. Il provvedimento era previsto per la seduta del 14 settembre, ma è stato rinviato a una delle prossime riunioni di palazzo Chigi, a causa dell'assenza di alcuni ministri " chiave" per l'approvazione del provvedimento, ma intanto si continua a lavorare sul testo, anche se non per gli aspetti sanitari.

Per quanto riguarda il settore della salute (su Il Sole-24 Ore Sanità n. 34/2012 la panoramica completa delle disposizioni di maggiore impatto) si parte dal Fascicolo sanitario elettronico, con i dati e i documenti sulla vita clinica e sociosanitaria dei cittadini che però, per essere operativo, dovrà attendere un decreto attuativo con le modalità tecniche per la gestione pratica da parte delle Regioni. Ci sono anche le nuove procedure telematiche per le prescrizioni farmaceutiche che seguiranno un calendario piuttosto stringente con l'avvio entro 6 mesi dall'entrata in vigore del decreto e una messa a regime graduale dal 2013 al 2015.

La " rivoluzione telematica" investirà anche la vita dei dipendenti pubblici che - allineandosi a quanto già previsto per il settore privato - in caso di malattia saranno " giustificati" dal medico di base attraverso un certificato telematico indirizzato all'Inps. Stop, infine, alla Babele informatica nei sistemi contabili delle Asl e Ao.

Facsicolo sanitario elettronico. Via al Fascicolo sanitario elettronico che raccoglierà i dati e i documenti digitali sanitari e socio-sanitari raccolti nel corso della vita dell'assistito. Il Fascicolo - dice il decreto sull'Agenda digitale - è istituito per la «prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione», per lo «studio e ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico» ma anche per la «programmazione sanitaria, verifica delle qualità delle cure e valutazione dell'assistenza sanitaria». Per essere operativo necessiterà di un altro decreto. Altra novità è l'istituzione dei registri mortalità, tumori e altre patologie, nonché delle protesi per «registrare e caratterizzare tutti i casi di rischio per la salute, di una particolare malattia o di una condizione di salute rilevante». Anche in questo caso sarà necessario un ulteriore provvedimento.

Prescrizione medica e cartella clinica digitale. Scatterà entro sei mesi dall'entrata in vigore del decreto la progressiva sostituzione delle prescrizioni mediche cartacee con quelle in formato elettronico. L'adeguamento - dispone il decreto - dovrà seguire un calendario in modo tale che le ricette digitali non saranno inferiori al 60% nel 2013, all'80% nel 2014 e al 90% nel 2015. Dal 1° gennaio 2014 inoltre le prescrizioni farmaceutiche in formato elettronico saranno valide su tutto il territorio nazionale.

Inoltre dallo stesso termine, «il sistema per la tracciabilità delle confezioni dei farmaci erogate dal Ssn basato su fustelle cartacee è integrato, ai fini del rimborso delle quote a carico del Ssn, da sistema basato su tecnologie digitali». Via libera anche alla nuova cartella clinica che dal 1° gennaio 2013 potrà essere conservata «anche solo in forma digitale».

Armonizzazione dei sistemi contabili. Parola d'ordine: interoperabilità. I sistemi contabili e di gestione del personale da parte delle aziende sanitarie e ospedaliere dovranno essere in grado di " parlare" tra loro. «Il processo di armonizzazione - spiega il decreto - privilegia l'adozione di procedure organizzative standard e di sistemi informativi unificati fra più aziende». Anche qui però bisognerà attendere le istruzioni della Conferenza permanente Stato-Regioni. A subire la rivoluzione digitale ci sono anche le procedure di acquisto di beni e servizi cosiddette sottosoglia che dovranno essere gestite esclusivamente in via telematica. Non solo: i prezzi unitari corrisposti dalle aziende sanitarie dovranno essere pubblicati sui siti internet.

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6 settembre 2012, www.corrierecomunicazioni.it

E-HEALTH

Il decreto varato dal Cdm prevede un maggiore uso dell'informatica per l'integrazione delle cure sul territorio e per le attività di intramoenia. Intanto il Mise lavora alla realizzazione della ricetta digitale all'interno del pacchetto crescita di F. Me.

L'Ict fa la parte del leone nel decreto legge Balduzzi sulla sanità varato ieri dal Consiglio dei ministri. Relativamente all'assistenza territoriale l'Ict "è strumento irrinunciabile per l'aggregazione funzionale e per l'integrazione delle cure territoriali e ospedaliere". Più innovazione anche per le attività di intramoenia. Le aziende sanitarie devono procedere a una definitiva e straordinaria ricognizione degli spazi disponibili per le attività libero-professionali ed eventualmente possono, con un sistema informatico speciale, utilizzare spazi presso strutture sanitarie esterne, ovvero autorizzare i singoli medici a operare nei propri studi. Sul versante farmaci il decreto completa il passaggio all'Aifa delle competenze in materia di sperimentazione clinica dei medicinali oggi ancora attribuite all'Istituto superiore di sanità limitando contestualmente il proliferare dei comitati etici, prevedendo una gestione interamente telematica della documentazione sugli studi clinici.

La spinta sull'Ict voluta dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, va di pari passo con quella che il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, sta dando nel suo pacchetto crescita. Nella bozza del provvedimento si prevede che entro un anno la ricetta medica digitale, sia per i farmaci sia per le visite specialistiche, dovrà sostituire quella cartacea mentre il sistema per la tracciabilità dei medicinali erogati dal Sistema sanitario nazionale sarà totalmente informatizzato.

Gradualmente anche le cartelle cliniche diventeranno elettroniche, primo passo verso la realizzazione del fascicolo sanitario elettronico.

Federsanità Anci valuta positivamente l'attenzione alla sanità elettronica che presto verrà inserita nell'Agenda Digitale Italiana " che può rappresentare una decisiva svolta organizzativa per tutto il Servizio sanitario nazionale e in particolare per i servizi agli utenti".

Il decreto vieta inoltre che slot machine e sale giochi non possano essere collocate a 200 metri dalle scuole. Secondo il Codacons nel decretone sulla sanità approvato ieri dal Consiglio dei ministri. " Si poteva e si doveva fare di più - afferma il presidente Carlo Rienzi - e alcuni provvedimenti contenuti nel decreto sembrano solo fumo negli occhi degli italiani". " Non serve a nulla vietare slot machine e sale giochi a 200 metri dalle scuole, quando i giovani possono tranquillamente giocare da casa collegandosi a internet, o recarsi in una qualunque sala scommesse presente nelle città", afferma Rienzi.

Il governatore del Veneto Luca Zaia Nell'era di Internet e dell'Ipad sottolinea la norma per i videopoker a distanza dalle scuole è " una cretinata, una fuffa".

Aggiornata il 16 maggio 2013